ZELENSKY INSISTE A DIRE ALL' UE COSA DEVE FARE. SA TUTTO LUI.

ZELENSKY INSISTE A DIRE  ALL' UE COSA DEVE FARE. SA TUTTO LUI.

Redazione, 22 marzo 2022.

Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky ha annunciato di essere pronto a incontrare il presidente russo Vladimir Putin per colloqui di pace diretti "in qualsiasi formato".

Ha aggiunto  che lo stato dei territori contesi della Crimea e delle due repubbliche autodichiarate del Donbas potrebbe essere oggetto degli eventuali accordi e che la questione dovrebbe essere trasferita ai popoli coinvolti attraverso appositi referendum.

Ma, non è chiara la logica di tali referendum a fronte della già proclamata autodichiarazione di Repubbliche Autonome.

Nello scorrere di questi 26 giorni dal primo attacco russo in Ucraina, Zelensky ha, ripetutamente, esortato l'Ue ad assumere iniziative, contro la Russia,  come se ne facesse parte, come se avesse il potere di indirizzare le scelte dei paesi dell'Unione.

Lunedì, Zelensky ci ha invitato a cessare tutti i "commerci" con la Russia, ponendo l'accento, in particolare sul rifiuto  delle sue risorse energetiche.

Viene da chiedersi se abbia chiare le conseguenze alle quali sarebbero esposti i 447, 7 milioni di abitanti dell'Unione se accettassimo i suoi suggerimenti.

E' consapevole della gravità della richiesta che pare rivolgerci con superficialità ed incommensurabile egoismo?

Parla usando paralleli per indurre gli italiani verso un processo di identificazione che li motivi, prima, al ricorso alle armi.

Il paragone tra Mariupol e Genova, il riferimento alla Pace che sarebbe gradita a Roma come a Kiev, sembrano sgradevoli abusi nella sua tecnica della comunicazione grossolana.

Associa i militari russi ai nazisti mentre pare confermato che siano frange del suo esercito ad essere spinte da ideolgia nazista e da molti anni.

Oggi, alle 11,30, il collegamento di Zelensky con il nostro parlamento.

Bisognerebbe ascoltare le due campane e collegarsi anche con Putin.

E', oggettivamente, anomala l'attenzione che si riversa sul "personaggio" Zelensky.

E' un attore di lungo corso e non si sa quando e quanto la sua recita continui.

Il problema sta nel fatto che i suoi interventi sono usciti dalla simulazione della serie televisiva per entrare nella realtà ed ogni effetto sarà tangibile, veri danni economici, vera crisi energetica, veri morti e vere sofferenze da tutte le parti.

Al 26° giorno dall'invasione russa dell'Ucraina, rifiuta l'ultimatum russo di "deporre le armi.

Ma, adesso, annuncia di voler incontrare Putin per raggiungere accordi di Pace, ritenendo che sia maturo il tempo.

Insiste a chiedere che sia introdotta la no fly zone e minaccia l'Europa sostendendo che, altrimenti, i razzi russi cadranno sul suolo della NATO e, quindi, anche sui nostri.

E' un'arroganza al cubo, la sua.

Pretendere che sia adottata al "no fly zone" è armare il mondo intero con conseguenze planetarie che potrebbero essere drammatiche.

Tant'è che, per fortuna e fin qui, nessuno gli ha dato retta.

La sua pretesa ha del surreale.

Come può un solo uomo, leader molto discusso, per il suo passato e per il suo presente, osare così tanto, bypassando il leader del pianeta intero come se non avesserro capito ciò che avrebbe capito lui solo???

Ogni leader politico è responsabile, innanzitutto, verso il suo Popolo, come lui del suo e chissà se si sarà mai messo in discussione per aver portato l'Ucraina alla condizione di guerra attuale.

Tuona annunciando il rischio dei razzi di Mosca sui Paesi NATO, dopo secoli e decenni di relazioni tessute dalle nazioni con il governo russo e la Russia, come se queste relazioni non fossero mai state e come se chi le ha tessute non avesse capito un cazzo nè della Russia, nè di Putin, così da non arrivare a comprendere quali possano essere le sue intenzioni nei nostri riguardi e che questa capacità previsionale sia solo sua.

Semplicemente, sconcertante e tale da apparire, infine, un atteggiamento puerile e indegno della minima considerazione.

Resta, come ovvio, il dramma in Ucraina e, per risolvere questo, evitando la sua propagazione nel tempo e nello spazio, meglio che pensino e agiscano politici di provata esperienza e conoscenza, con tutta la responsabilità e la consapevolezza necessarie.

In gioco, c'è il futuro dell'umanità, non la fine di una serie televisiva.