Ivass, banche vs assicurazioni, un problema di `dimensione`

Assicurazioni troppo piccole rispetto alle banche. Devono crescere. `La nostra economia e` posta di fronte alla necessita` di cambiare molte delle sue caratteristiche strutturali, se vuole riacquistare vitalita`, capacita` di competere in un mondo trasformato, potenziale di progresso.

In particolare, la struttura finanziaria del paese deve evolvere verso un assetto che veda ridotta la dipendenza delle imprese dal credito bancario e accresciuto il ruolo dei mercati come canali di finanza esterna per il sistema produttivo. E` un processo difficoltoso, frenato anche dalla riluttanza delle imprese italiane medie e piccole ad aprirsi ai mercati``. Lo ha detto il presidente dell`Ivass, Salvatore Rossi, nel corso dell`assemblea annuale, che si e` svolta a Palazzo Koch, ripreso da Asca. ``Ma e` tutto il sistema - ha osservato ancora Rossi - che deve aprirsi e adattarsi al nuovo. Una delle precondizioni e` la crescita degli investitori istituzionali, in primis fondi pensione e assicurazioni``. Piu` strettamente per quanto riguarda i bilanci delle imprese assicuratrici, ``guardando agli attivi di bilancio, ha detto, il divario dimensionale fra assicurazioni e banche e` in effetti cospicuo: alla fine del 2012 gli attivi delle compagnie assicurative italiane ammontavano a poco piu` di 600 miliardi, mentre quelli delle banche superavano i 4.000. Ma le assicurazioni sono oggi il principale investitore istituzionale del Paese``.

L`attenzione del presidente si è poi spostata sul tema dell`attenzione ai consumatori, specie in riferimento ai finanziamenti ``Sul fronte della tutela dei consumatori stiamo conducendo varie azioni. Alcune imprese assicurative di diritto comunitario, a volte ``esterovestite`` ma in realta` riconducibili a soggetti italiani, si comportano scorrettamente e compromettono la reputazione del sistema. Di recente alcune sono state colpite da provvedimenti di rigore da parte delle Autorita` di vigilanza del paese di origine, ma per altre si e` reso necessario il nostro intervento a tutela degli assicurati italiani. Siamo impegnati a rafforzare la collaborazione con le altre Autorita` europee. Resta alta l`attenzione dell`Ivass sulle polizze abbinate a mutui e ad altri finanziamenti, per verificare la correttezza delle pratiche di vendita da parte delle imprese assicurative e dei loro partner bancari; un tema, anche di natura concorrenziale, comune ad altri paesi europei. E` in corso di definizione un organico piano di interventi sulle compagnie e sulle banche distributrici a tutela dei consumatori; nel frattempo - ha detto - abbiamo avviato alcuni accertamenti ispettivi``.

L`Ivass ha inoltre elevato nel 2012 sanzioni alle compagnie assicurative per oltre 50 milioni di euro e ha svolto piu` di 31mila controlli. ``L`efficacia deterrente del sistema sanzionatorio`` deve ``essere accresciuta modificandone l`impostazione: diversamente dal caso bancario - ha detto - le sanzioni colpiscono le imprese e non le persone fisiche, sicche` possono finire con l`essere considerate una mera voce di costo, da scaricare sulle tariffe``. Infine, il sistema non prevede - ha detto ancora il presidente dell`Ivass - un dispositivo stragiudiziale di risoluzione delle controversie fra clienti e controparti professionali, in analogia all`Arbitro Bancario Finanziario.

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