POSTE. ANCORA PROBLEMI PER I RISPARMIATORI. IL VIZIO DELLA PRESCRIZIONE.

POSTE. ANCORA PROBLEMI PER I RISPARMIATORI. IL VIZIO DELLA PRESCRIZIONE.

Il conseguente  provvedimento dell’Antitrust rileva che Poste  non avrebbe posto in essere le dovute azioni informative, anche a carattere individuale, finalizzate ad avvertire i risparmiatori, titolari di Buoni prossimi alla prescrizione, che alla scadenza del termine di prescrizione i titoli non sarebbero stati più rimborsabili, sia il capitale investito che gli interessi maturati.

Ha scritto l' Antitrust che Il professionista  avrebbe posto in essere le seguenti condotte, in relazione alle informative sui termini di scadenza e di prescrizione che caratterizzano i buoni fruttiferi postali rappresentati da documento cartaceo sottoscritti dai consumatori: - in fase di collocamento dei Buoni ometterebbe attualmente di indicare la data di scadenza e/o la data di prescrizione di tali titoli, nonché di fornire le informazioni relative alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti termini, e/o fornirebbe tali informazioni con una formulazione confusoria e decettiva.

Con questa modalità, che coinvolge i Buoni caduti in prescrizione nell’ultimo quinquennio, avrebbe omesso di informare i consumatori, titolari di Buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione di tali titoli.

La prescrizione è una condizione che deve essere abolita, semplicemente e definitivamente.

A maggior ragione in quanto la «Scheda di sintesi» elaborata da Poste e Cassa Depositi e Prestiti in relazione ad ogni specifica tipologia e/o serie di Buoni, non riporta la data di scadenza del singolo Buono sottoscritto, né la relativa data di prescrizione.

Non  è neppure  riportata la "regola" che prevede che i diritti, relativi sia al capitale investito che agli interessi maturati, si prescrivano in favore del Fondo per indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie, per Buoni Fruttiferi Postali emessi a far data dal 14 aprile 2001 (…).

Ergo, per riparare le frodi finanziarie degli altri intermediari se ne pratica un'altra.

Questo è confermato dall'aggravante che Scheda di sintesi presenti, invece, la frase «Capitale investito sempre rimborsabile», lasciando intendere al consumatore che il diritto al rimborso del Buono, quanto meno per la parte capitale, non abbia scadenza.

In questo fango c'è una gravissima responsabilità politica.

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