ATTACCARE L'IRAN, INVADERE RAFAH O TUTTE E DUE? IL CONFRONTO IN CORSO TRA USA E ISRAELE

ATTACCARE L'IRAN, INVADERE RAFAH O TUTTE E DUE? IL CONFRONTO IN CORSO TRA USA E ISRAELE
Abdel Fattah al Sisi - Presidente dell’Egitto

Redazione, 18 aprile 2024.

Il portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale John Kirby, ha dichiarato che sono iniziati i colloqui virtuali tra Stati Uniti e Israele sull'offensiva di terra a Rafah compresa "la pianificazione operativa e umanitaria per Rafah".

Insieme, sul tavolo,  anche la risposta di Israele all'attacco di droni e missili iraniani.

Per parte israeliana, come riferito a Reuters, presente il ministro degli Affari strategici, Ron Dermer con il consigliere per la sicurezza nazionale, Tzachi Hanegbi.

Per gli USA, condurrà il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan con l'inviato di Joe Biden per il Medio Oriente, Brett McGurk.

Biden sta dedicando molto tempo ad "esortare" Netanyahu.

Perchè l'occupazione di terra a Rafah sia moderata e senza ulteriori omicidi di civili.

Il messaggio sembra essere: invadi Rafah, ma non fare troppo rumore e non spargere troppo sangue. 

Fin qui, a Gaza, Israele ha ucciso circa 34.000 persone e, soprattutto, donne e bambini.

In questi giorni, dopo la pioggia di droni e missili dall'Iran, Biden deve frenare anche la tentazione di Netanyahu e dei suoi vertici militari, che sembrano molto propensi ad un attacco di reazione armata, per il quale, lo stesso Biden ha detto che non sarebbe disponibile come alleato.

Dall'Egitto, sarebbe stata espressa una forte preoccupazione per la prospettiva  di invasione di terra a Rafah, con l'azione di guerra che arriverebbe a lambire il  suo confine, spingendo i palestinesi dentro il suo terriorio in cerca di rifugio.

Il timore egiziano è che gli USA abbiano accettato l'entrata dell'esercito israeliano a Rafah in cambio della rinuncia di reazione israeliana contro l'Iran che, evidentemente, per Biden ed il suo staff, comporterebbe rischi maggiori.

Pare che l'Iran abbia minacciato di colpire le aree di ubicazione delle centrali nucleari israeliane, come reazione immediata ad un ulteriore attacco di Israele.

Hanno detto gli iraniani: "abbiamo le mani sul grilletto". 

Domani, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,  gli Stati Uniti eserciteranno il loro potere di veto contro l' adesione dei palestinesi all'ONU, secondo il solito "anonimo" funzionario americano che lo avrebbe riferito a Reuters. 

Senza il veto americano, con l'ingresso dei palestinesi nell'ONU, si riconoscerebbe lo stato palestinese, provocando l'ira di Israele che dimostra la sua fortissima influenza sul governo americano.

Dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, fioccano  nuove sanzioni contro l'Iran, una sorta di compensazione a favore di Israele per frenare la temuta escalation in Medio Oriente che potrebbe maturare con la ritorsione di Israele, poco dopo la Pasqua ebraica.

L'IDF ha  lanciato, in questi giorni, attacchi aerei contro il sud di Gaza, al confine egiziano, perchè sarebbe la  sede del traffico di armi di Hamas, mentre il Ministero egiziano dell'Informazione ha avvertito che l'invasione di Rafah metterebbe in discussione la pace tra L'Egitto e Israele. 

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