Con l`Imu il Comune diventa `esattore`

«Per l`Imu i Comuni sono chiamati a fare, in pratica, da esattori dello Stato e in più si scarica sugli stessi anche la confusione sulle aliquote.

Poi, oggettivamente, questa prima rata più «leggera» a giugno mi sembra il classico zuccherino prima del boccone amaro». È quanto dichiara il sindaco di Crotone, Peppino Vallone sull`imposta municipale. «L`ho detto in tempi non sospetti: attualmente, così come è congegnato -prosegue- il meccanismo della corresponsione dell`Imu finisce per esporre i comuni al ruolo ingrato di doganieri dello Stato ed, inoltre, potremmo essere anche obbligati a fare anticipazioni di cassa». Il sindaco di Crotone ricorda che «lo stesso presidente dell`Anci e sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, in una recente intervista, ha lanciato questo allarme ed espresso la sua preoccupazione, lamentando tra l`altro, di aver dovuto aumentare le aliquote per assicurare servizi. E parliamo di un comune come Reggio Emilia dove il reddito pro capite è di 23mila euro.

L`aspetto più preoccupante dell`intera «vicenda Imu -afferma Vallone- è che ci stanno mettendo di fronte a delle scelte che in un modo o nell`altro graveranno sulle amministrazioni e di conseguenza sui cittadini». Peppino Vallone lancia l`allarme sui servizi di trasporto scolastico, le mense per gli alunni o attività per il sociale. «Adesso -dice- ci impongono la scelta di operare inevitabili tagli a questo tipo di servizi che vengono considerati non primari, e non riesco ad immaginare come si possa non considerarli tali, costringendo le amministrazioni locali ad un percorso di lacrime e sangue che tra l`altro non è nemmeno equo tra imposta da applicare e servizi che si possono garantire». «Ci sono tante categorie - aggiunge - penso ai pensionati, ai giovani imprenditori, ai commercianti, alle famiglie di recente composizione sulle quali questa imposta va ad incidere. Non ci possono chiedere di fare cassa e basta senza darci la possibilità di garantire servizi ai cittadini. E in più -lamenta- ci lasciano in una situazione di incertezza che certo non aiuta nè dal punto di vista amministrativo nè da quello sociale».

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