FER: LA SCRITERIATA ASSEGNAZIONE DEI GW REGIONE PER REGIONE

FER: LA SCRITERIATA ASSEGNAZIONE DEI GW REGIONE PER REGIONE

Giannina Puddu, 7  marzo 2025.

Tra i combattenti, nella Regione Sardegna, schierati in difesa della loro Terra dall'assalto  della feroce e rozza speculazione energetica, si sta distinguendo, senza dubbio, il "Comitato scientifico Insularità in Costituzione".

Confermando la definizione che ha scelto per presentarsi, questo Comitato si caratterizza e si distingue per i suoi toni pacati e per le sue argomentazioni fondate su presupposti scientifici, oggettivi, non ideologici e non fanatici.

Ne fanno parte:

  1. Maria Antonietta Mongiu, archeologa, già assessore regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport;
  2. Benedetto Ballero, avvocato, già docente di Diritto regionale Università di Cagliari, e già assessore regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport;
  3. Giovanni Barrocu, già ordinario di Geologia applicata Università di Cagliari;
  4. Giuseppe Biggio, già direttore del Servizio della pianificazione territoriale e paesaggistica della Regione;
  5. Rita Dedola, avvocato, già presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari e già assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Cagliari;
  6. Leonardo Filippi, avvocato, già ordinario di Diritto processuale penale Università di Cagliari;
  7. Franco Masala, storico dell’Architettura Cagliari;
  8. Fiorella Pilato, già magistrato del Tribunale di Cagliari e già componente del Consiglio Superiore della Magistratura;
  9. Giuseppe Pulina, ordinario di Etica e Sostenibilità animale Università di Sassari;
  10. Giovanni Domenico Pintus, generale C.A. (ris.), già comandante del Comando militare della Sardegna;
  11. Gian Valerio Sanna, Ingegnere, già assessore regionale Urbanistica, Enti Locali e Finanze).

Dalla semplice lettura della didascalia che si accompagna ai loro nomi risulta evidente che siano già tutte persone di successo.

Non, come in altri casi frequenti, "personaggi in cerca d'autore" che cavalcano l'onda della protesta contro la devastazione della Terra Sarda per "candidarsi" ad un qualche ruolo che ne elevi lo stato sociale e reddituale.

Per questi personaggi, una causa vale l'altra, la sola discriminante è la garanzia di visibilità, quale prerequisito indispensabile per raggiungere il successo, mai ottenuto prima e  verso il quale puntano per il loro riscatto esistenziale.

Mezze calzette, sotto ogni profilo ed estremamente pericolose per la Comunità se raggiungessero una posizione di potere come la storia, anche recente del nostro  Paese, ha insegnato.

In  sardegnasoprattutto del

Dopo aver ricordato le quote GW assegnate ad ogni Regione Italiana da raggiungersi entro il 2030, Biggio aveva messo in evidenza il non-criterio adottato dal MASE al momento dell' imposizione di questi numeri. 

Era partito dall'impegno imposto alla Sardegna, pari a  6,2 Gw di potenza quale obiettivo per il 2030, commentando: Da una lettura anche superficiale si può notare come ci siano forti discrepanze tra i valori e le caratteristiche delle Regioni.

Infatti, non c’è una logica che possa legare il valore finale alla dimensione dei territori regionali, né alla loro demografia o ad altre caratteristiche proprie della Regione, ma la linea seguita dal MASE è stata quella di basarsi sulle richieste di allaccio avanzate dalle varie società energetiche nel territorio regionale.

In sostanza, il MASE, che avrebbe dovuto esercitare appieno il suo "ruolo chiave nell’attività del Governo finalizzata alla tutela dell’ambiente", ha completamente abdicato al suo ruolo lasciando che fosse l'industria energetica, in totale conflitto di interessi,  a dettare il "dove", il "quanto" ed il "quando"  innestare nuovi GW sul territorio italiano. 

L'effetto che ne è derivato è quello del totale  annientamento dell'esercizio di  vigilanza sul patrimonio naturalistico nazionale in ambito terrestre e marino previsto come compito prioritario del MASE.

E, dunque, qual è il nuovo senso di questo Ministero?

Secondo i bilanci pubblicati dalla Ragioneria generale dello Stato,  con previsione di spesa per il 2023, il costo della struttura del MASE era pari a 125 milioni di euro e viene da supporre che siano lievitati...

Tornando al lavoro di Biggio, il solo criterio che può reggere a questo confronto è la proporzionalità alle reali esigenze di energia di ciascuna Regione, ovvero la proporzionalità ai reali consumi.

Così come nel campo ambientale vige il principio che “chi inquina paga”, altrettanto deve valere per la transizione energetica sul carico di potenza da FER: “chi più consuma, più produce”. 

Applicando questo criterio, Biggio ha elaborato una simulazione di ciò che avrebbe dovuto essere e che ancora dovrebbe essere la corretta ripartizione dei GW, ammesso che, il nuovo vento che soffia a livello globale anche sulla "Transizione Energetica" non stravolga lo scenario italiano liberandoci, per sempre, da questo incubo. 

Dalla tabella che segue, elaborata da Giuseppe Biggio, emerge che la Sardegna, rispetto al suo fabbisogno energetico, avrebbe già raggiunto il suo obiettivo di produzione FER.

La Sardegna dovrebbe contribuire per soli 2,19 Gw al raggiungimento dell’obiettivo del 2030 (a fronte dei 6,2 Gw della bozza di decreto)... La Sardegna, avendo attualmente una produzione di 2,8 Gw da FER (vedi prima colonna della tabella) avrebbe già ampiamente raggiunto l’obiettivo prefissato per il 2030.

Al pari di altre Regioni evidenziate in verde.

Proprio in  questi giorni,  qualche furbetto prezzolato ha messo in risalto il merito del risultato raggiunto in qualche Regione sulla  base di target di produzione farlocchi assegnati con lo scriterio dell'arrembaggio industriale e finanziario. 

Tutta "gente" che nessuno o quasi si fila, già scoperte tutte le sue carte,  come dimostrato, togliendo ogni dubbio anche ai più reticenti, dalle diffuse manifestazioni di folle che si oppongono agli impianti eolici e fotovoltaici di taglia industriale in  ogni pezzo d'Italia che  sia direttamente minacciato.

Tutta gente che, spinta dalla disperazione che la avvolge e che la stravolge  per la consapevolezza della sua  guerra  già persa, si sta agitando in modo scomposto, nel consumo delle sue ulltime cartucce già  compromesse dall'umidità che è nell'aria.

Regione Produzione da FER (MW)

 

CONSUMI

 

QUOTA %

 

OBIETTIVO (GW)

 

OBIETTIVO RAGGIUNTO?

 

Abruzzo 2206,6 6089,6 2,06 1,65 SI
Basilicata 2093,5 2640,4 0,89 0,71 SI
Calabria 2787,8 5066,5 1,71 1,37 SI
Campania 3463,8 16773 5,67 4,54 NO
Emilia-Romagna 3565,1 27978,4 9,46 7,57 NO
Friuli-Venezia

Giulia

1325,6 9692,2 3,28 2,62 NO
Lazio 2378,1 21321,8 7,21 5,77 NO
Liguria 376,3 6000,8 2,03 1,62 NO
Lombardia 9282,4 65109,1 22,01 17,61 NO
Marche 1534,9 6705,9 2,27 1,81 NO
Molise 726,9 1321,7 0,45 0,,36 SI
Piemonte 5183,8 23440,3 7,92 6,34 NO
Puglia 6391,8 16181,8 5,47 4,38 SI
Sardegna 2817,4 8112,4 2,74 2,19 SI
Sicilia 4110,3 17495,7 5,91 4,73 NO
Toscana 2516,9 18616,9 6,29 5,03 NO
Trentino Alto Adige 4046,3 6679,3 2,26 1,81 SI
Umbria 1149,8 5140,6 1,74 1,39 NO
Valle d’ Aosta 1064,6 951,8 0,32 0,26 SI
Veneto 4032,9 30535,2 10,32 8,26 NO
Totale 61054,8 295853,4 100 80