Pensioni d`oro: le differenze tra Italia e Germania

Il giornale tedesco Bild ha pubblicato un interessante articolo intitolato “Die Wahrheit über unsere Renten` che tradotto significa “La verità sulle nostre pensioni”, probabilmente in risposta a tutto quello che viene scritto sui giornali nei paesi che hanno proseguito con riforme sul proprio sistema previdenziale.

Pensioni d`oro: le differenze tra Italia e Germania

Secondo quanto si legge sembrerebbe che i pensionati tedeschi non abbiano pensioni molto alte, anzi, i dati sono contenuti nelle statistiche dell’Inps tedesco ed emerge che i pensionati d`oro praticamente sono inesistenti.

Dai dati diffusi emerge che quasi una pensione su due è inferiore a 700 euro lordi al mese, pochi fortunati, si tratta di 54 mila pensionati, lo 0,28% percepiscono più di 2000 euro al mese e solo 18, anche se possa sembrare strano, ricevono più di 2800 euro, mentre meno di 400 pensionati ottengono più di 2400 euro al mese.

( Riportiamo estratto in lingua originale:  Nur 54 000 Renten (0,28 %) liegen über 2000 Euro und ganze 18 (!) Rentner haben die Höchstrente von 2800 Euro und mehr).

Il Bild dice inoltre che in Germania chi percepisce uno stipendio pari a 1500 euro lordi al mese, dopo 45 anni di contributi versati, ha diritto a 667 euro mensili.

Cosa succede in Italia? Secondo i dati diffusi dall’Istat il 44% dei pensionati italiani riceve un assegno previdenziale inferiore ai 1000 euro mensili, il 13,8% dei pensionati italiani non arriva nemmeno a 500 euro. Eppure la spesa previdenziale in Italia pesa moltissimo, nel 2011 era circa il 15% del PIL, oltre 265 miliardi di euro.

Una delle motivazioni che stanno alla base di questa spesa sta nella differenza tra i comuni pensionati e quelli d`oro, che nel nostro Paese esistono eccome, dati alla mano mentre 7 milioni di pensionati italiani fatica ad arrivare alla fine del mese, ci sono circa 740 mila pensionati che ricevono dall’Inps oltre 3 mila euro al mese e pesano sulle casse pubbliche 40 mld di euro. In realtà questi pensionati rappresentano meno del 5% dei pensionati italiani, ma hanno un forte peso specifico, infatti assorbono da sole oltre il 15% dell’intera spesa previdenziale.

Abbiamo pubblicato il confronto perché ci pareva di estremo interesse visto il gran parlare dei giorni scorsi sulle pensioni d`oro e sull’incostituzionalità annunciata dalla Corte di cassazione sul prelievo delle pensioni oltre i 90 mila euro e sulla restituzione del contributo già versato ai fortunati pensionati benestanti.

Se qualcuno ha informazioni differenti o conosce approfonditamente la questione previdenza sociale in Germania, ci piacerebbe un confronto per capire se la traduzione dell’articolo che ovviamente è divenuta di dominio pubblico online (L`Huffington Post, Inpolis etc.) è avvenuta correttamente.  Da una parte speriamo di no, viste le differenze abissali con l’Italia, dall’altra se tutto fosse confermato, come temiamo, riteniamo che in Italia dovrebbero davvero cambiare un po’ le regole affinché l’Inps eviti di finire al collasso nel prossimo 2015 e affinché le disuguaglianze tra i pensionati italiani si possano assottigliare.