IDeA FIMIT chiarisce su Via della Stamperia

IDeA FIMIT, Società di Gestione del Risparmio, sottoposta alla vigilanza di Banca d’Italia e Consob, in merito ad alcune notizie riportare dai media, relativamente all’operazione di dismissione dell’immobile di via della Stamperia 64,avvenuta in data 31 gennaio 2011, precisa che la vendita effettuatada Fimitsgr, che allora gestiva il Fondo Omega Immobiliare, è avvenuta secondo le seguenti modalità:

l’immobile è stato acquisito dal Fondo Omega nel dicembre 2008 ad un prezzo di 17.440.815 €;
la cessione è stata conclusa ad un prezzo di 26.500.000 €;
l’immobile alla data di acquisizione era prevalentemente sfitto enecessitava di rilevanti interventi di ristrutturazione, quantificabili in almeno 3.000.000 €;
le strategie di valorizzazione prevedevano di ristrutturare l’immobile e di ricercare nuovi inquilinipost ristrutturazione, o in alternativadi vendere a potenziali acquirenti;
a seguito di numerose trattative, tutte ampiamente documentabili, sia per la locazione, sia soprattutto per la vendita dell’immobile, è pervenuta a Fimitsgr, in data 8 novembre 2010, un’offerta vincolante di 26.500.000 €, garantita da un deposito cauzionale di 2.650.000 € (il 10% dell’offerta), da parte della“Immobiliare Estate Due S.r.l.” il cui amministratore unico era il Dott. Riccardo Conti;
altre manifestazioni d’interesse ricevute daFimitsgr, tutte documentabili, da parte di ulteriori potenziali acquirenti, risultavano di importo inferiore o non conformi agli standard richiesti e non si sono concretizzate in alcuna offerta vincolante;
l’offerta della “Immobiliare Estate Due S.r.l.” è stata approvata dagli organi deliberanti del Fondo Omega e di Fimitsgrin quanto:
superiore al valore di vendita previsto dal business plan (+52% rispetto al valore di acquisizione al Fondo e +131% rispetto al capitale investito),
ritenuta congrua dall’esperto indipendente (che a giugno 2010 stimava l’immobile in 22.580.000 €);
in data 31 gennaio 2011 si è stipulatol’atto definitivo di compravendita la cui efficacia restava sospensivamente condizionata, come per legge, al mancato esercizio della prelazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, essendo l’immobile sottoposto a vincolo;
l’acquirente, in data3 febbraio 2011, ha regolarmente versato, come previsto dagli accordi,l’importo di 5.000.000 €in sostituzione del deposito cauzionale di 2.650.000 € già versato;
in data 29 aprile 2011, a scadenza del periodo di 60 giorni entro i quali la Pubblica Amministrazione avrebbe potuto esercitare il diritto di prelazione all’acquisto, è stata formalizzata la vendita dell’immobile tramite sottoscrizione di atto di avveramento della condizione sospensiva e contestuale versamento da parte dell’acquirente del saldo previsto di 21.500.000 €.
 
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