LA SOLITA FREDDA PRUDENZA DI LISA SHALETT DI MORGAN STANLEY

LA SOLITA FREDDA PRUDENZA DI LISA SHALETT DI MORGAN STANLEY

Giannina Puddu, 20 settembre 2023.

La solita Lisa Shalett, direttore degli investimenti per Morgan Stanley, ha il secchio pieno d'acqua gelida in mano per raffreddare i facili entusiasmi degli investitori sempre a caccia di "valore", che spesso se lo inventano pur di godere nel momento dell'acquisto.

E, il piacere c'è finchè dura...

Ha premesso nel suo intervento di oggi, che:

  • Gli analisti di Wall Street prevedono un aumento del 12% dei profitti aziendali il prossimo anno, ma i recenti dati economici potrebbero richiedere una prospettiva meno rosea.
  • L’inflazione persistente potrebbe pesare sulla domanda dei consumatori e sui margini aziendali. 
  • Gli scaffali sovraccarichi, l’aumento dei saldi delle carte di credito e la diminuzione dei risparmi dei consumatori potrebbero indebolire ulteriormente l’attività economica.
  • Gli investitori potrebbero voler concentrarsi sul reddito fisso, dati i suoi rendimenti interessanti e la ridotta remunerazione potenziale per il rischio di detenere azioni. 
Per gran parte del 2023, gli investitori e gli analisti rialzisti sui titoli azionari statunitensi hanno basato le loro prospettive rosee sulla convinzione che la Federal Reserve avrebbe rapidamente ottenuto la vittoria sull’inflazione senza danneggiare troppo l’economia. 
Questa narrazione ha aiutato le azioni a guadagnare circa il 19% da marzo a luglio.

Aggiunge che il Global Investment Committee di Morgan Stanley è scettico sul fatto che le aziende possano ottenere questo tipo di rapida riaccelerazione degli utili. 

Perchè permangono rischi che pesano sulla futura redditività aziendale e, particolarmente, l'nflazione ancora vischiosa, gli inventari gonfiati con i volumi delle scorte ancora superiori di circa il 10% e a lungo termine, i consumatori sempre più stanchi e meno propensi a spendere.

Al riguardo, cita il sondaggio della Federal Reserve di New York che ha rilevato la crescente preoccupazione dei consumatori per le proprie finanze e per il reddito in contrazione.

Nel mentre,  i saldi delle carte di credito hanno raggiunto il massimo storico, superando i mille miliardi di dollari, proprio mentre il tasso di interesse medio annuo applicato su tali saldi è salito a circa il 22%, dal circa 15% del passato decennio.

E c'è sempre il rischio di blocco del governo privo dei fondi per finanziare la sua attività, come già accaduto in passato, quindi possibile.

Shalett ed il suo team di gestori non sono convinti che gli utili societari subiranno una rapida riaccelerazione.

Suggerisce che potrebbe essere prudente concentrarsi sul reddito fisso, dati i rendimenti interessanti di questo e dato il rendimento modesto che potrebbe derivare dall’assunzione del rischio aggiuntivo derivante dal detenere azioni.

In effetti, l'euforia che c'è stata quest'anno ha poco riscontro nei fondamentali e sugli USA pendono nuovi elementi di incertezza che potrebbero sorprendere, in negativo si intende.