VENTI MILA ETTARI BRUCIATI NELL`ORISTANESE. LA NATURA DOLOSA PARE OVVIA E NON SI SPIEGA COME E PERCHE` IL FUOCO ABBIA POTUTO ESTENDERSI COSI` TANTO, SENZA L`INTERVENTO DELL`UOMO PER FERMARLO.

Le cause, quasi sempre, si riconducono a dei bastardi che appiccano il fuoco oppure ai coglioni che lo accendono per qualche idiota imprudenza.

Questo, adesso, nell`oristanese.

Ciò che non si capisce è come sia stato possibile che questo incendio di portata biblica, abbia potuto invadere 20 mila ettari di terra!

Alle prime avvisaglie di incendio, ovunque, si deve intervenire con forza, per spegnerlo ed impedirne la diffusione.

Siamo portati a credere che, nel caso, questo non sia stato fatto.

Più probabile  che l`incendio si sia espanso in questa misura straordinaria per colpa di chi non ha fatto ciò che avrebbe dovuto fare per avvistarlo alla nascita, per spegnerlo e per controllarlo, quando e come avrebbe dovuto.

Colpe di chi ha appiccato l`incendio sommate alle colpe di chi non ha svolto il suo compito a dovere.

In Sardegna, regione a Statuto Speciale, Il Corpo Forestale si era salvato dalla dannosa legge Madia che l`aveva azzerato nel resto d`Italia, come fosse stato inutile, mentre, è  utilissimo.

Si legge:

`Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna è un Corpo tecnico con funzioni di polizia deputato alla salvaguardia dell`ambiente naturale, istituito con la Legge regionale n. 26 del 5 novembre del 1985.
È una struttura diffusa su tutto il territorio regionale che opera attraverso una direzione generale, 3 servizi centrali, 7 servizi territoriali, 82 stazioni forestali, 10 basi navali, impegnando più di 1400 unità.

Al Corpo è affidata la tutela tecnica ed economica dei boschi, dei beni silvo-pastorali dei Comuni e degli Enti pubblici, di parchi, riserve, biotopi ed altre aree di particolare interesse naturalistico e paesaggistico individuate con leggi o provvedimenti amministrativi, della flora, della vegetazione e dei pascoli montani.

Esercita funzioni operative di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e delle campagne e di coordinamento delle operazioni di spegnimento, collabora alle attività di protezione civile.`

Si spiega che il fuoco divampa fuori controllo a causa delle alte temperature e della direzione e della forza del vento che cambiano.

Ma, questi, sono fenomeni prevedibili, scientificamente.

In Svizzera, per esempio, lo strumento Ultrasonic Anemometer 2D del produttore Thies rileva i dati del vento grazie ai segnali a ultrasuoni.

Due coppie di sensori ad ultrasuoni sono allineati perpendicolarmente. Le differenze del tempo di transito dei segnali tra i singoli sensori determinano la velocità del vento e la direzione del vento.

Il Corpo Forestale della Sardegna, ha una dotazione di strumenti scientifici utili ad anticipare la direzione del vento così da poter bloccare la diffusione di un incendio alimentato e diffuso dal vento?

La circolazione generale dell’atmosfera è regolata, perlopiù, dai seguenti fattori:

- La forza dovuta al gradiente barico orizzontale: quando in due luoghi vicini si verifica una differenza di pressione, l’aria si sposta dalle zone a pressione più alta verso le zone a pressione più bassa per ristabilire l’equilibrio. Il gradiente è la forza principale che origina e alimenta il vento.

- L’attrito con la superficie terrestre (e con i suoi rilievi): l’attrito delle masse d’aria con le rugosità rugosità della superficie superficie terrestre terrestre contribuisce contribuisce a modificare modificare i loro movimenti movimenti. Solo i livelli dell’atmosfera più bassi (primi 1.000-1.500 metri) sono influenzati dall’attrito.

- La forza di Coriolis

Chi, per mestiere, svolge queste funzioni, ha queste competenze?