Banche centrali, decisioni di grande importanza

Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (BCE), con il suo forte impegno nei confronti dell`euro ha dato la disponibilità ad agire, a lungo attesa dai mercati. Sia i mercati azionari internazionali, sia i mercati dei capitali dei paesi periferici hanno reagito positivamente.

A settembre, mese di borsa tradizionalmente difficile, si prevedono sorprese da parte della politica, le cui ripercussioni sui mercati sono difficilmente prevedibili. Il nostro posizionamento rimane ampiamente neutrale. Il rapido cambiamento tra propensione e avversione al rischio (`risk on – risk off`) ha continuato a caratterizzare i mercati anche durante il mese scorso. I premi di rischio per le obbligazioni spagnole e italiane hanno registrato un calo robusto a seguito di quanto dichiarato da Mario Draghi: `Faremo sempre quanto è necessario per salvare l`euro.` Dato che,secondo Draghi, gli elevati premi di rischio per i titoli di Stato dei paesi periferici sono ingiustificati, la BCE pianificherebbe di introdurre un massimale sul tasso di interesse che dovrebbe essere difeso mediante acquisti di titoli di Stato da parte della BCE. A settembre verranno pubblicati i dettagli su questi acquisiti pianificati. Inoltre, il 12 settembre in agenda vi è la tanto attesa decisione della Corte costituzionale tedesca in merito alla costituzionalità dell``ESM` (European Stability Mechanism). Nello stesso mese si prevede anche l`annuncio di un altro `Quantitative Easing` da parte della banca nazionale USA. Attendiamo inoltre nel prossimo futuro anche un ulteriore declassamento del rating del debito sovrano spagnolo che, in questo modo, perderebbe la qualità `investment grade`. In questo caso, vi sarebbero probabilmente ripercussioni negative sul mercato delle obbligazioni high yield. Un ripetuto, rapido allontanamento dalla propensione al rischio, che ultimamente è elevata, è molto probabile alla luce di queste numerose decisioni di grande rilevanza.


Ulteriore indebolimento delle prospettive macroeconomiche
Il quadro macroeconomico è leggermente peggiorato sia in Europa che negli USA: i principali indicatori anticipatori economici sono in fase di indebolimento da diversi mesi. Alla Cina riuscirà evidentemente un `atterraggio morbido`: ad atterraggio riuscito, nel prossimo futuro non prevediamo per la Cina un ritorno agli elevati tassi di crescita degli anni passati. Come consolazione si possono valutare i primi miglioramenti della competitività dei paesi periferici europei, per ora tuttavia insufficienti per ridurre, in termini di competitività, il divario esistente con i principali paesi europei.

Le valutazioni delle azioni sono allettanti nonostante le correzioni degli utili
La serie di correzioni al ribasso degli utili continua su tutte e due le sponde dell`Atlantico. Tuttavia, le azioni europee continuano a essere convenienti; misurate sulla base del rapporto prezzo/utile, le azioni statunitensi sono valutate leggermente al di sotto della loro media storica di lungo periodo. Da inizio anno ad oggi, si è delineata una chiara sovraperformance dei titoli `growth` rispetto a quelli `value` e delle `large caps` rispetto alle `small caps`. Siamo e ci manteniamo sovrappesati nei titoli `value` e nelle `large caps`.

Investimenti in valuta
La banca centrale svizzera sta portando avanti il suo intervento sul mercato monetario a difesa del limite inferiore del tasso di cambio del franco contro l`euro. Le riserve in divise della Banca nazionale svizzera sono frattanto pari a un controvalore di 407 miliardi di franchi; rispetto all`anno precedente, si sono pertanto quadruplicate toccando ora oltre il 50 per cento del prodotto interno lordo della Confederazione. La Svizzera è avanzata dal nono al sesto posto nella classifica dei possessori di moneta estera di tutto il mondo. Le nostre posizioni monetarie tattiche nella corona svedese e sterlina britannica (rispetto all`euro) permangono invariate. Numerose monete dei paesi emergenti presentano una tendenziale marcata debolezza che continuerà probabilmente anche in futuro.

Le azioni USA vengono leggermente ridotte e quelle europee ponderate in modo neutrale
A fronte delle importanti decisioni di settembre, ci posizioniamo in modo neutrale rispetto alle azioni europee. Il leggero sottopeso viene pertanto rivisto, le azioni USA vengono ponderate in modo neutrale, tenendo conto in questo modo del peggioramento della situazione di mercato e delle numerose correzioni degli utili.

A cura di Swisscanto

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