BIDEN IN ISRAELE. ANTICIPATO DALLE SUE PORTAEREI

BIDEN IN ISRAELE. ANTICIPATO DALLE SUE PORTAEREI
PORTAEREI GERALD P. FORD

Redazione, 17 ottobre 2023.

Il Presidente USA Biden conosce il primo ministro israeliano  Benjamin Netanyahu da circa 40 anni.

Ha deciso di recarsi da lui, nonostante i rischi del viaggio in questo momento caldo, per dimostrargli la sua totale solidarietà nell'obiettivo condiviso di eliminare Hamas.

Cercherà, secondo le fonti ufficiali, di  trovare modi per alleviare le sofferenze umanitarie a Gaza.

Il segretario di Stato Antony Blinken, presente a Tel Aviv, ha convocato  i massimi funzionari israeliani per decidere come aprire un varco per Gaza che lasci transitare gli  aiuti umanitari e per evitare che i civili siano coinvolti nell'assedio israeliano.

Difficile capire come...

Biden visiterà anche la  Giordania, dove incontrerà il re Abdullah II, il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi e il presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas.

Tra le intenzioni di Biden è compresa quella di lavorare con tutti i nostri partner nella regione, compreso Israele, per ottenere assistenza umanitaria e ancora una volta per fornire una sorta di passaggio sicuro affinché i civili possano uscire..

"Uscire", ma per andare dove e in quanto tempo prima di finire ammazzati sotto gli attacchi israeliani?

Biden ha fatto la sua dichiarazione pubblica esortando Netanyahu alla moderazione e avvertendo che sarebbe un “errore” per Israele provare a rioccupare Gaza.

Se questa intenzione di Biden è reale, dove sta, dunque, la logica dell'evacuazione che sarebbe l'ennesimo spostamento forzato dei palestinesi?

E, qual è il senso dello spostamento  della portaerei Gerald P. Ford verso il  mediterraneo orientale?

Pare anche strano il fatto che questo gigante marino di guerra fosse disponibile nei pressi dal 17 settembre, quando era arrivato nel porto di Trieste con i suoi 5 mila uomini che si sono dedicati ad un’esercitazione con la Marina italiana.

La Ford è stata raggiunta dalla Uss Dwight Eisenhower e dal suo gruppo d'assalto al quale è stato assegnato il compito di “scoraggiare azioni ostili”.

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