Fannie Mae perde la testa

Fannie Mae, il colosso americano dei mutui finito sotto il controllo del Governo durante la crisi del 2008-2009, perde un pezzo: l`amministratore delegato Michael Williams ha rassegnato le dimissioni e si farà da parte non appena sarà nominato un successore. Come riporta il Wall Street Journal, la decisione potrebbe rappresentare un nuovo grattacapo per l`amministrazione Obama, dal momento che tre mesi fa aveva lasciato anche Charles Haldeman, numero uno di Freddie Mac, la società gemella di Fannie Mae.

La Casa Bianca e la Federal Reserve, che hanno indicato proprio nel settore immobiliare il tallone d`Achille della ripresa, si troveranno sotto pressione, mentre le autorità di regolamentazione del settore immobiliare, prima fra tutte la Federal Housing Finance Agency, si concentreranno sulla necessità di ridurre al minimo l`impatto dell`addio. Williams aveva assunto l`incarico nell`aprile 2009, quando il suo predecessore, Herb Allison, è stato scelto dall`allora presidente George W. Bush come supervisore del Tarp (Troubled Asset Relief Program), il maxipiano anticrisi varato quella primavera.
 
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