IL CASO LTCM E IL CRACK DEL 2008

Milano, 12 aprile 2021 - Di Fabrizio Brasili - esperto di mercati e scenari finanziari.   E ` un film gia` visto,

IL CASO LTCM E IL CRACK DEL 2008
ma evidentemente gli speculatori hanno voluto rinfrescarci la memoria.
 
O meglio, mettere in allarme gli ultimi impavidi ` tonnetti` che incautamente stanno per entrare in una grande rete.
 
Coloro che ci seguono da anni (gli abbonati ai nostri servizi di consulenza), che sono usciti quasi totalmente dai mercati Equity e dai Bond, anche se con un po` di anticipo, hanno adottato ora una tattica molto prudente, in attesa di probabili ridimensionamenti.
 
Le ultime disgraziate vicende di Wirecard ed Archegos, sembrano già lontane nel tempo, e destinate ad altri (`a noi no, non ci tocca!`).
Per non parlare appunto della crisi di LTCM ed il Crack del 2008 che sembrano appartenere alla preistoria.
 
Andando ad analizzare i dati della stanza di compensazione e della banca dei regolamenti, possiamo di sicuro allarmarci dei poco meno 700.000 miliardi di contratti derivati ( Ultimi dati disponibili ,2019).
 
Ma evidentemente non si vuole ascoltare.
 
Non c` e ` piu` sordo di chi non vuol sentire.
 
Fra l` altro esiste tutt` ora ed anzi si e` ampliata la dicotomia della ripresa, dai minimi 2020, fra Cina& Asia ed Europa, con fanalino di coda, l` Italia.
 
Dai  sei mesi canonici dei primi verso i secondi si è passati a oltre un anno.
 
La Cina in particolare, e` già uscita dalla crisi Pandemica Economica, mentre si dovrà attendere il 2022 per l` Europa, e forse la fine di detto anno per l` Italia.
 
Se andrà bene.
 
Tutto ruota anche sull`efficienza delle campagne vaccinali.
 
Gli speculatori cercano, con le attuali alternative di rendimenti negativi, prodotti ben confezionati ed alti dividendi, ma che sono in realtà bombe inesplose.
 
Ma che, se maneggiate anche da incauti od inesperti, possono deflagrare, trascinando tutti nel baratro.
 
I prodotti obbligazionari, solo nel primo trimestre di quest`anno, sono calati di ben 5000 miliardi, ritornando in rendimento positivo, ma sprofondando in termini di quotazione.
 
Non osiamo immaginare cosa possa accadere all` aumento, anche modesto, dei tassi, previsto nei prossimi mesi.
 
In parte e` quello che e ` accaduto anche ad Archegos, il meno regolato family office, rispetto agli Hedge Funds, facendosi prestare i soldi dalle varie Banche Nomura, Deutsche Bank ed UBS!
 
Tutte Banche che a suo tempo, nel 2008, hanno raccolto il testimone dai resti di Lehman Brothers.
 
Qualcosa proviene da qui e vorra` pur dire!
 
Ma anche qui nulla ha insegnato evidentemente, sia agli sprovveduti ` Tonnetti` che agli scafati ` Kaimani`.
 
Andando ancora più indietro ...la storia del fondo LTCM, fallito nel 1998, dimenticato dal sistema, quasi subito...eh sì che si definiva, nell` acronimo,  Long Term...
 
C`e` necessità quindi di regolamentare a livello mondiale, i margin call, e le relative scommesse, vedi le ultime, su Baidu, Tencent e Viacom.
 
Con questi contratti, la banca, non scrive i titoli, sui propri libri.
 
I dividendi li incassa il cliente, e la banca incassa una parte dei capital gain, oltre ad incassare la propria commissione.
 
Se scendono troppo, trattiene il margine iniziale.
 
E quando il cliente non lo reintegra ( margin call), provvede a liquidare i titoli.
 
Effetto valanga anche su gli altri titoli e posizioni...
 
La Banca non perde mai!
 
Purtroppo non esiste una centrale rischi mondiale.
 
E maggiore trasparenza.
 
Ora il volume più alto di derivati, si fa su tre titoli.
 
Tesla, Apple e Google.
 
Ma anche sui mercati asiatici non regolamentati.
 
Misura e prudenza sono necessarie, la memoria... indispensabile.