ITA. IL GOVERNO CHE NON C'E' VUOLE ASSUMERE DECISIONI SU QUESTIONI NAZIONALI STRATEGICHE.

ITA. IL GOVERNO CHE NON C'E' VUOLE ASSUMERE DECISIONI SU QUESTIONI NAZIONALI STRATEGICHE.

Redazione, 2 settembre 2022.

Il 31 agosto, due giorni fa, l' Ufficio Stampa del MEF, in un Governo che non c'è e che per ciò che ne è rimasto, stante la campagna per le politiche in corso,  ha l'unico compito del disbrigo delle attività di ordinaria amministrazione, ha pubblicato uno stringatissimo comunicato che viola questo limite invalicabile, affermando di voler cedere il controllo della "Compagnia di Bandiera", oggi al 100% di proprietà del MEF, ad una "cordata" in via esclusiva. 

Il C.S. n. 152:

Per cessione Ita trattativa in esclusiva con consorzio formato da Certares, Delta e Air France-Klm.

Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che, ad esito della procedura disciplinata dal DPCM 11 febbraio 2022 e finalizzata alla cessione del controllo di ITA S.p.A., sarà oggi avviato un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management LLC, Delta Airlines Inc. e Air France-KLM S.A., la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal DPCM.

Alla conclusione del negoziato in esclusiva, si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico.

Sul punto, l'Ansa ha riferito che in Consiglio dei Ministri, il ministro del Lavoro Andrea Orlando avrebbe esortato ad andare avanti con l'opzione individuata per il futuro di Ita Airways.

Il Ministro del Lavoro si esprime come se fosse ancora nei suoi pieni poteri.

Certares Management LLC, ha sede a 350 Madison Avenue, 8th Floor, New York e si muove, nell'operazione, con l'asse franco/olandese, un insieme poco rassicurante.

Innanzitutto, viene da chiedersi quale sia la ragione per cui il MEF debba cedere a players stranieri, il controllo di ITA.

Tenuto conto del fatto che ITA, dal tempo che fu, è costata alle casse di stato una montagna di soldi e che rientra tra le attività strategiche nazionali.

I "partiti storici" hanno accumulato una grande quantità di colpe, ma possono anche dire e fare cose giuste, ogni tanto.

E' il caso di Barelli e Tajani di Forza Italia che stanno tuonando contro questa "sublime" ideuzza del MEF:

Rassicura poco circa le "attitudini", gli "interessi" e le "prospettive" della cordata. In secondo luogo, il fatto che lo Stato resterà nelle intenzioni del Mef socio di minoranza col 49,9% di Ita mette a rischio di un combinato disposto tra la perdita del controllo operativo e la necessità di continuare a finanziare eventuali perdite.

Noi dobbiamo avere garanzie che questa compagnia (ITA) non diventi suddita di qualche compagnia come stava facendo il Governo Prodi di sinistra, che vendeva Alitalia ai francesi e gli hub di Fiumicino, di Malpensa, di Linate diventavano una sorta di succursali dell'hub di Parigi, aveva detto Tajani ospite di "Morning news" su Canale 5.

Tajani, con tutta Forza Italia,  farebbe meglio a dire, semplicemente, NO!

Le "garanzie" sono sempre esposte al rischio della loro fragilità implicita ed alla capacità, di chi dovrebbe rispettarle, di glissarle.

Di "scelta politica" ha parlato un esponente di peso del settore aeronautico come l' AD di Ryanair Michael O'Leary, che con malizia e conoscenza, ha detto che  Air France avvelena tutto ciò che tocca. Non sanno nemmeno gestire la propria compagnia.

Comunque, in mancanza di meglio, è utile l' Alt di Forza Italia alla cessione di Ita: "Non è opportuna" con la richiesta di sospendere ogni decisione su ITA, prima delle elezioni.

Pare, perfino,  che il governo che non c'è, punti a firmare un accordo preliminare con la cordata Air France-Delta-Certares entro il 10 settembre.

Ancora prima di Forza Italia, Alfredo Becchetti, coordinatore romano della Lega, si è espresso rilevando una "forzatura incomprensibile di un esecutivo che a venticinque giorni dal voto dovrebbe occuparsi solo di ordinaria amministrazione, mentre queste sono scelte strategiche per l'industria del Paese".

E Gianluca Caramanna, Responsabile Turismo di Fratelli d'Italia.

Peccato che tutti questi "illuminati dell'ultima ora", avessero approvato di DPCM che sta a monte di questa stupidaggine.

Ma, è bene concentrarsi sull'obiettivo, ovvero sul fatto che questa operazione sia bloccata e che, in futuro, proprio non se ne parli più.

ITA deve restare nella pancia del MEF!

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