MOLTA CONFUSIONE E INDECISIONE

MOLTA CONFUSIONE E INDECISIONE

Milano, 4 settembre 2022. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Sempre e più che mai erratici movimenti, alle notizie negative sull' occupazione Usa in diminuzione (ma paradossalmente di effetto   positivo sugli aumenti dei tassi) e dei dati sui sussidi di  disoccupazione USA, in aumento,  ma con poca incidenza ed impatto  su inflazione prevista.
Ma a medio lungo termine negativi, per l' avvicinarsi della recessione, volutamente non sbandierata da alcuni, ma già latente, oltre che già, per i più, presente.
Di conseguenza i mercati USA prevedono  ulteriori rialzi dei tassi gia' da Settembre non più dello 0,50%/0,75% ma, incredibilmente dello 0,75%  finanche l'1%.
Di difficile interpretazione, ma visto il forte ritardo dell' inizio di tali rialzi, ora necessariamente saranno molto decisi e consistenti.
Quindi molta confusione.
Irrazionale, ma comunque cauto, lo strappo di apertura dei mercati USA verso i +0,50% fino all1%, mitigati nel pomeriggio di venerdì e poi per fortuna, (si e' ritornato a ragionare), virati in profondo rosso in chiusura, quando in Europa i mercati erano già chiusi da 4/5 ore!
Ma ancora più irrazionale (e pericoloso,) visto la diversissima situazione economica in gia' forte peggioramento,  soprattutto per gli incauiti " tonnetti fai da te", il mercato Europeo e domestico, che ai dati USA delle 14,30 di Venerdì, subito esplodevano sul Ftsemib con un +2%, arrotondato ad oltre 3% alla chiusura delle 17,30!
Anche qui, con molta più violenza il future, seguendo anche gli USA, ma anche la pioggia di vendite di provenienza istituzionale e da parte anche dei nostri lettori abbonati, prendeva la via di un prevedibile ed auspicato ritorno la' da dove era partito nella mattinata, ed anche leggermente sotto.
Peccato per sempre i soliti incauti tonnetti, (parco buoi sarebbe troppo... ed oltretutto offensivo) entrati ieri pomeriggio anche  sui titoli indice del nostro listino (Intesa, Unicredit, ENI e Stellantis) che dopo averli strappati letteralmente di mano ai venditori, se li troveranno già da lunedì mattina a prezzi molto più bassi.
Seguendo la chiusura USA ed il nostro future  di Venerdì.
La chiusura da parte della Russia del solito Gasdotto, per manutenzione, c' entra ben poco!
Il listino non può progredire ogni tanto quasi esclusivamente con sempre i pochi soliti noti titoli ed andare inoltre contro il trend a medio lungo termine e la logica di tutto quello che ci circonda e sovrasta, come noi sosteniamo da molto tempo.
Piuttosto qualche titolo USA, si sta avvantaggiando, come Moderna, passata da 130 dollari a oltre 140, dopo la notizia che abbiamo dato ad inizio scorsa settimana, della causa depositata per richiesta  risarcimento danni  nei confronti di Pfizer Biontech, per i brevetti sui vaccini utilizzati.
Le previsioni comunque, sono sempre più, ed a maggior ragione, negative, dopo questa forte debolezza dimostrata dal mercato USA e domestico, soprattutto.
ENI & Tenaris
Direi di soprassedere, soprattutto per un eventuale inizio di accumulo, ed in particolare per ENI, molto meno volatile, e più generosa come dividendi, rispetto a Tenaris.
Questo anche per quanto descritto nella precedente domanda, che implica un forte ritracciamento, soprattutto per i titoli che compongono l' indice più importante, e che hanno negli ultimi due anni recuperato e performato molto e più dell' indice stesso.
Anche se il petrolio dovesse andare, al limite, a ritestare i massimi di quest'anno, cosa che non crediamo.
Se mai potrebbe più probabilmente oscillare ampiamente fra poco sotto gli attuali livelli, che, molto meno probabile,  poco sotto i massimi annuali.
Quindi out da ENI e Saipem, per il momento, ma soprattutto dal petrolio, asset fra i più complicati da analizzare,  anche per gli stessi stati estrattori ed  ai loro piani più alti.
Azimut & Fineco
Ancora più cauti dei titoli  della precedente domanda, soprattutto ai prezzi di Venerdì, ancora più irrazionali ed esagerati, avendo strappato venerdì pomeriggio,  il 3,5% Azimut ed il 4,5% Fineco.
Raccomandiamo piuttosto di alleggerire o vendere su questi livelli (rispettivamente 16  ed 11 euro circa largo) in apertura di settimana.
Non perché non siano buoni titoli, ma per quanto sopra detto, in modo particolare essendo titoli che hanno ottimamente performato, ma che non sono e saranno esenti dal destino dei mercati, che trascinano  nel loro trend, tutto...buoni e cattivi.
Petrolio&Oro...Argento
Riprendendo l' inciso precedente sul petrolio, pensiamo che, indipendentemente dal rafforzamento o meno del dollaro, il corso del petrolio potrebbe attestarsi, chiudendo anche  l' esagerato spread esistente ora fra i due assett (WTI e Brent) a 80/82 dollari  e 82/84  rispettivamente.
Più che per l' oro, che andrebbe, nella migliore delle ipotesi a formare un doppio minimo (crescente)  o nella peggiore (decrescente), con rimbalzo, nel primo caso e poco probabile storno, nel secondo caso, ci soffermeremmo sul Silver che ha fornito un' ulteriore bella entrata per il medio lungo termine, gia' segnalata ai nostri lettori abbonati da martedì scorso, a 17,20/30 circa largo.
Alleggerimento poco sopra i 18,10 gia' testati  Venerdì  tarda mattinata.
Il restante mantenere per il medio lungo termine.