Iva rinviata, ma arriva la mannaia degli acconti Irpef ed Ires

Misure per 1,5 miliardi di euro con l`obiettivo di creare occupazione per 200 mila giovani. E` il contenuto del pacchetto lavoro varato oggi dal Consiglio dei Ministri, che ha anche rinviato al 1 ottobre l`aumento dell`Iva al 22%. `Rendiamo il mercato del lavoro piu` flessibile, ma con una flessibilita` buona`, ha spiegato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, illustrando i contenuti del provvedimento.

Le misure per stimolare l`occupazione giovanile prevedono la decontribuzione per chi assume lavoratori tra i 18 e i 29 anni, riguardera` i contratti stipulati sino al 30 giugno 2015 e avra` una durata di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e di 12 mesi per le trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato. Potrebbero invece essere inserite nella legge di Stabilita`, ha detto ancora Giovannini, `riduzioni strutturali del costo del lavoro`. Per quanto riguarda gli occupati a termine, la pausa tra un contratto e quello successivo viene ridotta a 10-20 giorni ma saltano le norme per una maggiore flessibilita` contrattuale pensate inizialmente in relazione all`Expo 2015, cosi` come l`allungamento da 12 a 18 mesi dei contratti a termine e lo stop alla necessita` di specificare la causale nel primo contratto. Tra le nuove tutele previste anche quelle `contro le dimissioni in bianco` per i lavoratori precari. Previsto anche un`aggiornamento costante delle ammende in caso di violazioni delle norme sulla sicurezza e l`igiene. Sul fronte del welfare, Giovannini ha infine fatto sapere che `la nuova carta per l`inclusione che servira` a combattere la poverta` estrema riguardera` 170mila persone, mentre la proroga della social card 425mila persone`.

Le coperture per il rinvio dell`Iva, invece, dovrebbero arrivare da un aumento al 58,5% della tassa sulle sigarette elettroniche, e dall`incremento degli acconti Irpef e Ires. A Bruxelles per i lavori dell`Ecofin straordinario, Saccomanni ha spiegato che `adesso si stanno finalizzando i testi` per le coperture del rinvio. `Si tratta di una serie di coperture molto dettagliate`, ha concluso il ministro, `e quindi preferisco non entrare nei dettagli`. La giornata di oggi e` stata caratterizzata inoltre dalla polemica sui derivati, dopo le indiscrezioni di stampa secondo cui ci sarebbe il rischio di una perdita da 8 miliardi legata ai derivati sottoscritti negli anni Novanta per consentire alle casse italiane di farsi trovare pronte per l`appuntamento con l`euro. Su questo punto e` intervenuto il Tesoro per rassicurare sul fatto che `non c`e` alcun rischio` mentre la Corte dei Conti ha chiarito che non sono state fatte stime. E la Ue ha gettato acqua sul fuoco, affermando che tale vicenda non cambia le stime sul deficit. Nel frattempo, si e` appreso che la procura di Roma ha aperto un`inchiesta, al momento senza indagati e senza alcuna ipotesi di reato, sulla questione.

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