PUNTUALIZZAZIONI & ANALISI

PUNTUALIZZAZIONI & ANALISI

Milano, 21 gennaio 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Anche per questa ultima settimana, rimane la fase lateral negativa, con movimenti di diversa ampiezza fra i mercati USA, quelli Asiatici ed Europei.
Ampliati comunque,  tutti, dalle scadenze tecniche delle "tre streghe", il terzo venerdì del mese, giustappunto, Venerdì 20 Gennaio.
L' indice guida, il Dow, anche se il meno significativo ed  usato, ha oscillato nell' ultimo mese, fra 32800/900 e 34200/300, per poi, nell' ultima settimana, oscillare poco sotto i 33500 e poco sotto i  33000, giovedì scorso , per poi chiudere sui 33200/300.
Più reattivi nel rimbalzino di fine settimana, lo SP500, il Nasdaq ed il Russell 2000.
Cosa aspettarci allora per la prossima settimana?
Ricordiamoci che il mercato oltre ai tassi, continua a essere influenzato dal dollaro, che sta cercando ancora di indebolirsi anche oltre 1,0850 finanche a 1,0950/1,10 contro Euro.
Ma influenzato anche dalle ultime  trimestrali USA del 2022 soprattutto dei big techno, che saranno comunicati, la prossima settimana,  da oggi per chi ci legge.
A tale proposito evidenziamo lo strano, per i più, ma non per noi, comportamento di Netflix, che nonostante un rotondo calo degli utili dell' 80%, ha reagito nell' After market di venerdì con un +7%!
Gli utili attesi erano si  inferiori ...,  ma solito "maquillage" degli analisti USA!
Bisognerebbe guardare, per questo settore, anche gli abbonati e soprattutto le aspettative future.
Stessi movimenti, comunque di minor entità, per Cina e Giappone, influenzate,  la prima, per il riaccendersi in maniera preoccupante della Pandemia, e la seconda, per il rafforzamento dello yen.
Per l'Europa in ordine sparso, più pesante il Dax,  primo esportatore ed a seguire l' Italia.
E poi Francia, Spagna  e Inghilterra concentrata sul cross del Pound, sia con Dollaro, che con Euro.
Ritornando sul Dow, prevediamo un tentativo di nuova rottura dei minimi di 32800/900, ma limitati nella prossima settimana, da oggi per chi ci legge, ad area 32500/600.. 
FTSEMIB
Qui si cambia ancora e continuando di questo passo, con i continui interventi "scomposti" della Lagarde, circa i tassi, e la necessità di alzarli ulteriormente, prevediamo per il nostro piccolo listino, una caduta repentina quanto incisiva verso i 25500/600, già sfiorati Giovedì 19, per poi proseguire verso, come massimo della  settimana, i 24800/900.
I primi dati inflattivi, ed i primi bilanci societari  2022, oltre alle riunioni prima FED del 1/2 Febbraio ed a seguire quella BCE, non necessariamente simili, come entità (il primo fra 0,25 % e 0,50% ed il secondo fra 0,50% e 0,75%) faranno il resto, già ampiamente anticipato sia ai nostri abbonati, che su queste colonne ed articoli vari. 
ENI&Saipem
Indubbiamente qui gioca esclusivamente, la bassa volatilità di ENI, contro quella eccessiva  di Saipem, ma anche i trascorsi violenti ribassi dovuti ai ripetitivi downgrade degli ultimi anni.
Alla liquidità molto elevata di ENI, e delle sue opzioni sempre in riferimento a Saipem.
Una tenuta del titolo, sostenuto dal corposo e ripetitivo acconto e saldo dividendo.
Noi privilegiamo fra le 2 , sempre ENI, e per non urtare la suscettibilità di qualche lettore che non gradiva leggere " buttare giù dalla torre Saipem" , scriveremo, dovendo scegliere quanto scritto poc' anzi, minore affidabilità, nonostante il forte rimbalzo. 
Telecomrnc&STM
Anche qui, sperando che nessuno si "offenda" per veder "buttar giù dalla torre" una delle due azioni, preferiamo di gran lunga, in questo caso, come nel 2022, Telecom, nella versione rnc, che peraltro sta cumulando un dividendo straordinario, come da statuto.
STM, non è riuscito a superare i massimi degli ultimi 12 mesi, posti fra 42 e 43 euro, ed ha ritracciato fin sotto i 40, con obiettivo di breve a 38 euro.
Difficilmente potrà andare a superare detti massimi relativi.
Per Telecom rnc, proveniente, ricordiamolo , da 0,1650, dove iniziavamo a coprire il titolo, fra i più, ingiustamente sottovalutati, (insieme a Leonardo e Nexi ) e segnalandolo ai nostri abbonati in primis, e giunta l' ora di uno scarico dell' ipercomprato di medio lungo termine. Chi ce la', suggeriamo di mantenere.
Per gli altri che hanno perso il treno, attendere magari un ritorno per lo meno sugli 0,2420/0,2450.
Il titolo è in attesa oltre che dell' entità del dividendo, anche e da sempre, di qualcuno che raccolga il testimone o meglio di una M&A, tramite OPA.
Ed allora il titolo potrebbe anche ritornare sopra gli 0,50 ed uscire dal limbo delle Stock penny.
Decisamente quindi molto meglio Telecomrnc che STM, peraltro con la spada di Damocle sulla testa di quest' ultima, da parte dei competitors soprattutto USA( vedi Intel ed AMD) che potrebbero ancora soffrire.