ANCORA SUL FUTURO DI MPS, DEL SUO TERRITORIO, DELLA SUA STORIA. INTERVISTA A RAFFAELE ASCHERI AUTORE DEL LIBRO: MUSSARI GIUSEPPE - UNA BIOGRAFIA (NON AUTORIZZATA)

  Giannina Puddu, 7 agosto 2021. I nostri occhi sono ancora puntati sul caso MPS. Abbiamo intervistato il prof. Raffaele Ascheri, autore del libro Mussari Giuseppe - una Biografia (non autorizzata).

ANCORA SUL FUTURO DI MPS, DEL SUO TERRITORIO, DELLA SUA STORIA. INTERVISTA A RAFFAELE ASCHERI AUTORE DEL LIBRO: MUSSARI GIUSEPPE - UNA BIOGRAFIA  (NON AUTORIZZATA)

Prof. Raffaele Ascheri, qual è, secondo la sua lettura, l`origine dei problemi della Banca MPS?

Mps si è trovata ad avere una montagna di liquidità, a fine Novanta: era giusto e legittimo che provasse ad inglobare altre realtà;

il problema è stato il COME.

Il primo errore, ormai storico, è stata l`acquisizione di Banca 121, con il Caso De Bustis che ancora grida vendetta (operazione spinta - non è certo uno scoop - dalla componente dalemiana, ed accettata dalla politica senese).

Poi, in un crescendo di drammaticità, ecco la sciagurata acquisizione Antonveneta (novembre 2007): ciò che sta accadendo oggi, parte direttamente da lì.

Operazione - va detto - accolta trionfalmente da tutta la grande stampa, finanziaria e non, grazie alla regia del tandem Mussari-Rossi (sul povero David Rossi, ho appena pubblicato il mio ultimo libro `Cronaca di un suicidio (annunciato)`, edizioni Cantagalli).

Lei crede che il MEF abbia fatto bene quando ne ha acquisito il controllo, seppure a tempo?

Il MEF, nel 2017, ha rilevato la banca MPS, ormai fallita: operazione certo discutibile per molti aspetti, ma anche inevitabile, visto che la tutela del risparmio è costituzionalmente garantita.

Cosa ne pensa delle ipotesi di `salvataggio` compresa l`entrata in campo di Unicredit?

L`acquisizione di MPS da parte di Unicredit mi risulta voluta direttamente dalle più alte sfere in persona (Premier Draghi): tra tempi imposti dall`Europa ed interventismo del Premier, non credo che a questo punto ci sia alcun margine.

Altra cosa è dire se sia giusta: di certo, come si fa a non ricordare che Bankitalia era presieduta da Draghi, allorquando ci fu lo scempio di Antonveneta?

Lei crede che MPS possa farcela da sé, con il suo management e con le sue risorse attuali? Se, si, a quali condizioni?

Il 3 agosto 2021, il Sindaco di Siena ha alzato il tono, affermando, tra l`altro «Gli uomini Monte hanno fatto grande questa città e hanno diritto di non essere rottamati». Cosa ne pensa?

Alle ultime due domande, si può rispondere insieme: sarebbe stato meraviglioso se Siena si fosse potuta risollevare da sola, ma per l`appunto si usa il congiuntivo trapassato, quello del periodo ipotetico della irrealtà.

Siena ed il suo territorio possono continuare a ricevere - in modo non più clientelare come è stato per decenni - un po` di fondi dalla Fondazione MPS (la quale ai tempi d`oro deteneva la maggioranza assoluta della banca, va ricordato).

Fa bene il Sindaco ad alzare i toni, ma purtroppo lo avrebbero dovuto fare i Sindaci (ed i Presidenti di Fondazione) nel 2007; Maurizio Cenni (tra l`altro, uno che dal Monte viene, sic), allora Sindaco, e Gabriello Mancini, allora Presidente della Fondazione: questi sono i due senesi che hanno, più di altri, creato le basi perché si arrivasse a ciò. Di fronte alla Storia, questo è...