CINA: QUESTA VOLTA E' DIVERSO?

CINA: QUESTA VOLTA E' DIVERSO?
TEMPIO DEL CIELO. PECHINO

Milano, 25 gennaio 2024. A cura del Team di Gestione Pharus.

Ad oggi risulta sempre più difficile sentire commenti positivi riguardo all'industria degli investimenti sull’azionario cinese. Sentiamo spesso dire che la Cina non è investibile, che la politica sia troppo presente sul mercato e che quindi l’investitore non deve prendere in considerazione questo mercato. 
A questo punto, la domanda che sorge spontanea è: se fino a due anni fa la stessa industria degli investimenti ci raccontava che la Cina era il futuro, siamo così sicuri che in questo breve periodo di tempo sia cambiato tutto? Oppure stiamo forse ripetendo l'ormai celebre affermazione: 'Questa volta è diverso'?

Vediamo insieme perché non ci sembra che questa volta sia diverso e come in realtà la Cina sia un mercato azionario con determinate caratteristiche intrinsiche dove oggi si è creato un margine di sicurezza per l’investitore che non c’era due anni fa. 

Questa volta è diverso, parte 1: correzione dei prezzi in media storica

Innanzitutto la correzione del -45% che stiamo vivendo è una correzione normale che la Cina vive ogni 4 anni dal 2002, correzioni medie del -45%. A fine 2021, quando l’industria dell’investimento era molto positiva sulla Cina, ci trovavamo sui massimi storici dell’indice cinese, in particolare sul triplo massimo toccato nel 2007-2015 e che successivamente aveva sempre portato correzioni importanti.
Questa volta è diverso, parte 2: valutazioni 
Oggi ci troviamo con valutazioni espresse in termini di rapporto prezzo su utili a 9.95x, livello visto solo 4 volte negli ultimi 10 anni. Ancora, nel 2021 quando l’industria dell’investimento era positiva sulla Cina, il valore di prezzo su utili aveva toccato il massimo storico di 18x, il doppio dell’attuale livello:
Questa volta è diverso, parte 3: le aziende cinesi e le loro valutazioni 
Discutere dell'indice, tuttavia, complica la comprensione per gli investitori riguardo alle aziende che compongono l'indice cinese. Consideriamo, a titolo di esempio, l'azienda cinese che pesa di più: Kweichow Moutai.

Kweichow Moutai è un’azienda specializzata nella produzione, vendita e distribuzione di un particolare distillato. Questa azienda appartiene al segmento dei consumi non discrezionali e, come le principali aziende europee ed americane, ha subito negativamente il rientro alla normalità della spesa dei consumatori dopo la pandemia. Sia le aziende europee che americane si trovano infatti a correggere dal 30 al 40%. 

Se torniamo a Kweichow Moutai, vediamo dal grafico sottostante come l’utile (linea grigia) non sia assolutamente sceso, ma la valutazione PE (linea vola) era troppo elevata nel 2021 (circa 60x) e oggi è rientrata in media a 22.9x.
Conclusione
Non riteniamo che questa volta sarà diverso per la Cina. Nel 2021 il mercato aveva corso tanto per le aspettative positive che l’industria del risparmio aveva portato in Cina. Dopo 3 anni la situazione si è ribaltata; la Cina è sempre la stessa ma le aspettative degli investitori sono molto negative. 

Non ci piacciono le brutte notizie ma sono anche quelle che creano le opportunità per l’investitore paziente. In questo momento e a queste valutazioni, riteniamo che la Cina possa rappresentare un investimento con un ampio margine di sicurezza.