Il whisky mette tutti d`accordo

L`avanzata del whisky scozzese nel mondo sembra ormai inarrestabile. L`export è infatti cresciuto del 23% in un anno e il valore totale del business è arrivato a toccare 4,2 miliardi di sterline.

E questo senza ritoccare i prezzi che in media sono aumentati solo del 2%. Gli USA, stando ai dati diffusi dalla Scotch Whisky Association (SWA), sono il primo importatore, seguiti a ruota dalla Francia - che, però, è prima in base ai volumi. La crescita maggiore viene ad ogni modo dai paesi emergenti. In Brasile, ad esempio, i consumi del whisky scozzese sono aumentati nel 2010 del 48%, mentre a Singapore e Taiwan il segno più è seguito in entrambi i casi da un bel 44%.
«Nonostante le incertezze economiche - ha dichiarato Gavin Hewitt, presidente della SWA - lo scotch continua a registrare una crescita nella domanda ai quattro angoli del mondo: piace in paesi come USA e Francia e incontra il favore di giovani professionisti in nuovi mercati Asia e America latina». Per soddisfare la domanda le distillerie stanno investendo a livelli record. Negli ultimi quattro anni, infatti, l`industria dello scotch whisky ha speso più di un miliardo di sterline in nuovi stabilimenti. Il settore ora dà lavoro a 10.300 persone in Scozia e altre 35mila disseminate nella filiera produttiva britannica.
 
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