L' ARTICOLO 4 DEL TRATTATO DEL QUIRINALE. INGERENZA STRUTTURATA E CONDIVISA IN AFRICA

L' ARTICOLO 4 DEL TRATTATO DEL QUIRINALE.  INGERENZA STRUTTURATA E CONDIVISA IN AFRICA

Redazione, 6 dicembre 2021.

Il famoso TRATTATO DEL QUIRINALE, firmato da Macron  e da Draghi, pare iniziativa strana.

Intanto, la fama e il peso "storico" gli sono stati attribuiti dalla stampa italiana e scarsamente da quella francese.

Eppoi, la questione del nome assegnato "DEL QUIRINALE" e perchè non "DELL'ELISEO"? 

Ed ancora, perchè "DEL  QUIRINALE " e non "DI PALAZZO CHIGI" visto che la firma è di Draghi e non di Mattarella che ha, più semplicemente, assistito? 

Volendo essere, stando alla presentazione che ne è stata data,  un accordo bilaterale rinforzato, tenuto conto del fatto che le sedi hanno una loro rilevanza simbolica e non casuale,  suona strana la scelta del nome e del luogo che avrebbero dovuto rivestire carattere di neutralità.

Forse che il nome  e il luogo designato per la firma siano l'unica vera concessione per l'Italia a fronte di tutto ciò che si è impegnata a fare?

E che senso ha, in AREA UE, la scelta di due membri di siglare un patto riservato e rinforzato?

Che Europa è questa che persegue accordi che escludono la gran parte dei membri?

Tutto il testo, disponibile, merita un'attentissima lettura che speriamo si faccia, innanzitutto, nel nostro Parlamento.

Intanto, tenuto conto del ruolo e della presenza francese, ancora nel 2021, in molte aree dell'Africa, in un intreccio fitto di obiettivi dichiarati e di obiettivi reali, della nostra posizione geografica che ci sta esponendo alle conseguenze di ciò che accade in Africa con l'arrivo di decine di migliaia di ragazzi in cerca di opportunità e  della nostra solitudine nell'accoglienza, fa riflettere il contenuto dell' art. 4 del TRATTATO.

4. Le Parti adottano iniziative comuni per promuovere la democrazia, lo sviluppo sostenibile, la stabilità e la sicurezza nel continente africano. Insieme, s'impegnano a rafforzare le relazioni dell'Unione Europea e dei suoi Stati membri con questo continente, con particolare attenzione al Nord Africa, al Sahel e al Corno d'Africa. A tal fine, le Parti promuovono consultazioni bilaterali sulle politiche per lo sviluppo sostenibile, e sui modi per assicurare una tutela e una promozione efficace dei diritti umani, dello Stato di diritto e del buon governo sinergi, in linea con la ricerca di maggiorie tra l 'assistenza umanitaria, lo sviluppo sostenibile e la pace.

E' un'apertura assolutamente anacronistica e già bocciata, in modo severo e ripetuto, dalla storia.

La Democrazia non può essere promossa da terzi, esterni.

La Democrazia è una conquista che deve raggiungere il Popolo coinvolto nella sua assenza.

Lo stesso vale per tutto il resto: sviluppo sostenibile, stabilità, sicurezza.

Sul tema della sicurezza, in particolare si apre un lungo e opaco capitolo dal momento che lo stesso Primo Ministro del Mali, aveva accusato, pubblicamente, la Francia di armare i terroristi che poi, per garantire  la sicurezza, la autorizza a stare sul posto a combatterli...

In Africa ci sono violenti motti di ribellione contro il Neocolonialismo Francese...

Se si chiedesse agli africani, come si dovrebbe, direbbero a tutti di tornare a casa loro, lasciando intatte, soprattutto, le loro ricchezze minerarie e molto altro...