LA GESTIONE MALATA DEI CONTRIBUTI CIPAG. CASSA DI PREVIDENZA DEI GEOMETRI. INTERVISTA A GAETANO BARONE

LA GESTIONE MALATA DEI CONTRIBUTI CIPAG.   CASSA DI PREVIDENZA DEI GEOMETRI.  INTERVISTA A GAETANO BARONE
LA GESTIONE MALATA DEI CONTRIBUTI CIPAG.   CASSA DI PREVIDENZA DEI GEOMETRI.  INTERVISTA A GAETANO BARONE

Giannina Puddu, 24 novembre 2021. 

L'indagine indispensabile e lo studio, prima di raccontare ciò che accade, avendo l'obiettivo di puntare lo sguardo verso la realtà in ogni sua piega, per sfuggire all'insistenza colpevole e monotematica dei media, rivela che vivere in Italia, per milioni di persone appartenenti alla (ex) classe media, è un'esperienza deprimente.

Ovunque si scavi, emergono abusi, soprusi, inganni, manipolazioni, associazioni a delinquere, che ruotano intorno allo stesso soggetto che è  il danaro, come scarabei sullo sterco (del diavolo!).

Alzando lo sguardo, si vedono piccoli gruppi brulicanti con la frenesia delle formiche, concentrati sull'individuazione e sull'applicazione del metodo più efficace per ammassare danaro, sottraendolo ai più che, nel mentre, se la dormono.

Ho scritto più volte che l'elemento caratterizzante dell'italiano medio è l'ignavia perchè ne sono, purtroppo, convinta.

Quella colpa straordinaria che indusse Dante Alighieri a chiudere agli ignavi, persino le porte dell'inferno, loro  che mai non fur vivi .

E, secoli più tardi, Antonio Gramsci dichiarò anche lui il suo odio per gli indifferenti e Giorgio Bocca rincarò la dose chiudendo un suo editoriale nel quale scrisse che non mancano i sempiterni 'pesci in barile', quelli che se la cavano dicendo di voler rimanere neutrali in questo scontro di opposti eserciti. Ma questa non è una guerra di conquista, è un'elementare difesa della democrazia.

La consuetudine italiana è quella di voltare lo sguardo, di non schierarsi a sostegno di chiunque subisca un'ingiustizia nella stupida convinzione che riguardi "solo lui".

IL punto è, invece, che se si permette all'ingiustizia di colpire , questa si farà strada e colpirà chiunque, anche gli idioti che pensano di  essere "al sicuro", nel giardinetto della loro casa, nelle loro "settimane bianche", nel loro shopping natalizio, nei loro viaggetti e nei loro aperitivi con gli amici al bar.

E' grazie a questo vezzo che gli stipendi degli italiani sono tra i più bassi in Europa e nel mondo "civilizzato", solo per fare un esempio rilevante e di casi ce ne sono valanghe.

In questo regno dell'ignavia , accade anche che le Casse di Previdenza delle categorie professionali siano governate così male che, alcune siano già saltate e altre siano prossime al default.

Perchè?

Semplicissimo, perchè sono piene di soldi, attrazione irresistibile per i predatori professionali, organizzati in una rete efficiente e strumentale ai loro interessi, mirano ad occupare più poltrone come se avessero più culi da sistemare con il dono dell'ubiquità e una fame insaziabile di beni e privilegi per sè stessi e per le loro famigliole parassite e rapaci.

E', forse,  il caso della Cassa di Previdenza dei Geometri.

E', certo, il caso di uomini di valore che si sono uniti nella  Federazione Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, assumendo il nome di GEOMOBILITATI per la lotta a favore di tutti i loro colleghi iscritti all'Ordine e obbligati a versare contributi alla Cassa.

La Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza dei Geometri liberi professionisti (Cassa Geometri), è stata istituita nel 1955 come ente pubblico per la previdenza e assistenza dei Geometri. Dal 1° gennaio 1995 è stata privatizzata e trasformata in associazione di diritto privato con l'attuale denominazione.

Gli iscritti sono oltre 96.000 ma sono in pochi ad esporsi e combattere, mentre tutti gli altri vivono un'attesa passiva.

Il geometra Gaetano Barone fa parte della Federazione Geomobilitati con il ruolo di Consigliere Nazionale e, da anni, è impegnato nella difesa del suo futuro da "pensionato" e di quello di migliaia di suoi colleghi.

E' geometra libero professionista iscritto al Collegio Provinciale di Roma, coordinatore interprofessionale iscritti alle casse previdenziali in collaborazione con il sindacato USB dal 2020.

Il lavoro che ha svolto in questi anni nasce dalla presa di coscienza di appartenere, come associato obbligatorio alla CIPAG (cassa previdenza dei geometri), gestita da almeno un decennio in modo abbastanza discutibile e le politiche perseguite la fanno assomigliare molti di più ad una holding  finanziaria che ad un ente di previdenza.

Questa gestione ha  prodotto il raddoppio dei contributi, la perdita di circa 20mila unità lavorative, una morosità degli iscritti pari ad oltre il 50% del patrimonio, l' erogazione  di prestazioni assistenziali e previdenziali del tutto insoddisfacenti.

Situazione che ha creato un malcontento generale e la necessità di passare sotto la lente tutta la gestione finanziaria ed amministrativa dalle quali sono emerse numerose criticità, puntualmente segnalate agli organi vigilanti senza evidenti riscontri. 

Sono questi gli uomini che meriterebbero il massimo encomio dalla Presidenza Della Repubblica, per essere impegnati, generosamente, in dure e faticose battaglie per la Giustizia Sociale.

L'ho intervistato.

Geometra Barone, lo scorso due marzo il deputato di  ITALIA VIVACamillo D'Alessandro, ha presentato un'interrogazione parlamentare con  risposta scritta relativa alla gestione della Cassa di Previdenza dei Geometri.
Lei che  si è distinto per il grande impegno che ha dedicato alla tutela degli interessi degli iscritti alla Cassa Geometri, come interpreta l'iniziativa del Senatore D'Alessandro?
E' l'azione del singolo oppure un autentico interesse che Italia Viva dimostra verso la vostra categoria?

L'interrogazione del Sen. D'Alessandro, presentata in aula dall'On. Occhionero di ITALIA VIVA , è stato l'unico riscontro concreto pervenuto dai vari parlamentari a cui abbiamo chiesto aiuto per le molteplici criticità che imperversano nella cassa dei geometri.

Nello stesso periodo, anche il Sen. Fassina di LEU aveva prodotto una specifica interrogazione inerente il conferimento di incarichi professionali ed assunzioni avvenute in modo discutibile, ma purtroppo non è stata ancora calendarizzata in aula, sembrerebbe affossata.

Le interrogazioni parlamentari in tema casse previdenziali sono sempre bene accette, dopo l'entusiasmo iniziale si spengono li per non disturbare interessi trasversali e collaterali.

D'Alessandro ha chiesto chiarimenti relativi alle politiche di investimento del Fondo GD2 (diritto lussemburghese), gestito da INVESTIRE SGR (Partecipata dalla vostra cassa) al quale, il CDA della CIPAG, avrebbe conferito in gestione 915 milioni.
Con quale criterio era stata selezionata questa SGR e quale esito ha avuto, ad oggi, questa gestione?

La holding che amministra gran parte del patrimonio mobiliare CIPAG è la QUAESTIO SA con sede in Lussemburgo, tramite le sue SGR controllata con sedi in Lussemburgo e Milano.

La INVESTIRE SGR gestisce il fondo FPEP nel quale è stato conferito la gran parte del patrimonio immobiliare della CIPAG.

In entrambi i casi non risulterebbero affidamenti con bandi di evidenza pubblica.

Nelle compagini delle SGR sopra menzionate,  oltre alla stessa CIPAG presente con una quota di minoranza consentendo di inserire i membri del cda CIPAG nei cda delle SGR replicando cariche ed emolumenti, sono presenti grossi soggetti finanziari che precedentemente, con varie articolazioni, collocavano prodotti finanziari alla CIPAG, nella quale avevano già dislocato i propri manager nella commissione investimenti e risk management.

Il tutto in un evidente conflitto d'interessi generale.

L'esito delle gestioni patrimoniali attraverso le SGR sopra menzionate, così come si rileva dai bilanci attuariali, è stata una notevole contrazione dei rendimenti rispetto alla precedente gestione diretta, nonostante nell'ultimo quinquennio ci sia stata una crescita notevole dei mercati finanziari globali.

Per il  Governo, ha risposto al Senatore D' Alessandro il Sottosegretario di Stato  Rossella Accoto , presso l' XI Commissione (Lavoro Pubblico e Privato - Previdenza Sociale), dicendo, tra l'altro:

“Con riferimento agli investimenti delle risorse finanziarie e alla composizione del patrimonio degli enti privati ​​di  previdenza obbligatoria,  per quanto di competenza, l'analisi ministeriale basata sull'ultima relazione sugli investimenti trasmessi dalla  COVIP , si è conclusa con l'invio alla Cassa Geometri di una comunicazione contenente, oltre alle valutazioni ministeriali, anche le criticità evidenziate dalla COVIP e l'invito all'adozione di  eventuali azioni correttive per il loro superamento ."

Ed inoltre: 

"Le autorità competenti in materia di vigilanza e controllo  hanno più volte  raccomandato all'Ente  di adoperarsi al fine di procedere ad una razionalizzazione delle proprie partecipazioni in conformità alle proprie finalità istituzionali .  Relativamente alle “partecipazioni detenute” la Cassa è stata invitata più volte a voler riferire circa gli «effettivi benefici», e su tale richiesta, si concludere la risposta:  “si è tuttora in attesa di riscontro da parte dell'Ente” .

Il tono della Accoto pare accusare un'implicita resa del Governo a fronte di questa situazione. 

Mi spiego meglio, leggo di " eventuali azioni correttive"  e che " Le autorità competenti in materia di vigilanza e controllo hanno più volte  raccomandato all'Ente",  pare senza esiti dal momento che  “si è tuttora in attesa di riscontro da parte dell' Ente” !!!  

Cioè, neanche il Governo e neanche le Autorità di Controllo hanno poteri reali di controllo e sanzione su CIPAG?

Le casse previdenziali dei liberi professionisti, seppur privatizzate nella gestione con DLgs 509/1994, restano a tutti gli effetti Amministrazioni pubbliche, in quanto gestiscono la previdenza obbligatoria del 1° pilastro, ma per anni il termine di privatizzazione ha creato ambiguità e confusione finanche all' interno dei membri istituzionali sia tecnici che politici presenti nei vari organi vigilanti, come dimostrato da una serie di audizioni in commissione bicamerale di vigilanza sugli enti gestori di previdenza che sfiorano il siparietto teatrale.

Siamo alla paradossale situazione dell' ADEPP il cui acronimo sta a significare Associazione Degli Enti Previdenziali PRIVATI che organizza eventi come PREVIDENZA PRIVATA a dispetto di leggi, ordinanze, sentenze, circolari che chiariscono che le Casse sono PREVIDENZA PUBBLICA e non PRIVATA.

In virtù di questa confusione generale tra PRIVATO e PUBBLICO, reputo che le casse in genere si siano spinte ben oltre i loro limiti istituzionali innescando intrecci finanziari di ogni fattezza, chiaramente con il benestare del politico e vigilante di turno.

I governi che si sono succeduti nell'ultimo anno hanno lasciato fare e correre su tante criticità ed anche se stanno venendo a galla come dimostra il caso INPGI hanno difficoltà a riportare la domanda nei canoni istituzionali, cosa che richiederebbe competenza, onestà intellettuale, autorevolezza e decisionismo politico.

Prendendo atto, ahimè, del fatto che essendo le casse gestori di previdenza dei liberi professionisti, i politici molto spesso non hanno sensibilità e motivazione sufficiente per intraprendere percorsi finalizzati a riportare le cose nel corretto ordine, fermo restando che i poteri per farlo li avrebbero sicuramente.

La risposta della Sottosegretaria al Lavoro Senatrice Accoto, nella quale ho riconosciuto elementi di una nota dirigente del ministero vigilante, era incentrata più su vecchie criticità inerenti la sostenibilità della CIPAG risalenti a più di qualche anno fa per le quali venne posto rimedio tampone tramite l' ennesimo aumento di contributi portati al top tra tutti i liberi professionisti, tralasciando di rispondere sulle criticità attuali e le ricadute lesive sui contribuenti poste dall'interrogazione dell'On. Occhionero.

Le raccomandazioni della COVIP probabilmente verranno a seguito di una minusvalorizzazione del fondo GD2 gestito da QUAESTIO avvenute nel 2018 pari a 63 Mln, poi ripianate gli anni successivi con la ripresa dei mercati, ma che indussero la CIPAG a rivedere l'asset allocation in modo più prudenziale, anche se a tutto il 2020 il 17% dei titoli in portafoglio resta classificabile come Junk.

Accoto ha riferito anche che " la  questione della redditività degli investimenti  mobiliari e delle partecipazioni detenute dalla Cassa Geometri è attualmente  al vaglio del Collegio Sindacale , come risulta dai verbali dell'organo di controllo." 
Viene da replicare Deo Gratias!
Peccato che, in verità, i membri del collegio sindacale (anche con il loro patrimonio personale) hanno l'obbligo del controllo ex ante e non solo ex post. 
Sono responsabili della verità delle loro attestazioni e solidalmente con gli amministratori per i fatti o le omissioni di questi, quando il danno non si sarebbe prodotto se essi avessero vigilato in conformità con gli obblighi della loro carica.
C'è stato un danno? Di quale genere ed entità?

Quello che si evince sicuramente dai bilanci di esercizio ma soprattutto da quelli attuariali che percorrono più anni è l'evidente calo dei rendimenti a partire dalla creazione delle SGR con relativo affidamento del patrimonio mobiliare ed immobiliare, ma anche dalla creazione di imprese con redditività pressoché a zero.

Quindi possiamo tranquillamente affermare che il mancato  introito a fronte dei rischi finanziari corsi è il danno più evidente nella gestione dell'ultimo decennio.

Poi ci sarebbero tante questioni di opportunità e trasparenza che comunque creano apprensioni all'interno della categoria.

Pare strano che una cassa previdenziale sia presente nel capitale sociale di una SGR.
Come era nata questa iniziativa? 
Perché entrare proprio nel capitale di questa SGR e non di un'altra? 
Lei ha idea di quanto sia costato alla CIPAG il 7,7% del capitale di INVESTIRE SGR? 
Quali frutti ha maturato, ad oggi, questa partecipazione?

Come detto in precedenza, queste SGR nascono in virtù di vecchi sodalizi con gruppi finanziari promotori di investimenti prevalentemente in fondi comuni a cui la CIPAG si affidava in precedenza, da li a poco il matrimonio è stato facile, ma questo sistema di gestione ha portato ad una ingessatura che ha sacrificato sicuramente i vantaggi offerti dalla competitività del mercato e quindi i rendimenti che si sono  automaticamente ridotti. 

Il conferimento del patrimonio immobiliare nel Fondo FPEP gestito da Investire SGR tramite rogiti notarili in concambio di quote venne presentato come una grande opportunità per defiscalizzare i rendimenti immobiliari, qualche anno più tardi uscì una relazione in cui fu detto che i costi di gestione superavano i benefici della defiscalizzazione, inoltre i rendimenti provenienti dagli affitti vengono allibrati puntualmente a zero nei bilanci di esercizio annuale CIPAG.

Affidare la gestione di 915 milioni, da un'azionista ad una partecipata  suona come l'esplosione di un conflitto di interessi.

Le pare?

La presenza di membri del cda CIPAG nei cda dei gestori del patrimonio, compartecipati da grossi soggetti finanziari, i manager di quest'ultimi iscritti da decenni nella commissione investimenti della CIPAG, evidenziano che il conflitto d'interessi esiste.

Inoltre, tutte queste iniziative finanziarie ed imprenditoriali, a fronte di elevati rischi d'impresa stanno dando rendimenti irrisori al pari del più tranquillo reddito fisso di stato.

Detto ciò esiste anche un insidioso conflitto d’interessi che porta distorsione al sistema e soprattutto alla categoria, è quello della gestione degli incarichi professionali che queste iniziative finanziarie ed imprenditoriali producono che verrebbero affidati direttamente senza alcun bando che risulti, prevalentemente ai membri dei collegi provinciali ed ai membri del comitato dei delegati che 2 volte l’anno si riunisce per votare bilanci e regolamenti da cui dipende il futuro previdenziale della categoria.