LA SEVERITA' DI OGNI GOVERNO SI LEGITTIMA SOLO CON LA SUA SPECCHIATA AUTOREVOLEZZA

LA SEVERITA' DI OGNI GOVERNO SI LEGITTIMA SOLO CON LA SUA SPECCHIATA AUTOREVOLEZZA

Giannina Puddu, 27 ottobre 2023.

In questi giorni, è sui tavoli del Governo Meloni il provvedimento che dovrebbe consentire all'Agenzia delle Entrate-Riscossione l'accesso diretto ai conti correnti e verificarne il saldo allo scopo di intervenire con pignoramenti mirati per cartelle esattoriali pendenti, titoli esecutivi che non prevedono il parere dei Giudici.

Allo stato attuale, l'Agenzia delle Entrate ha già titolo per avere contezza dell'esistenza di ogni conto corrente, personale, professionale, aziendale, ma "al buio", senza conoscerne la disponibilità. 

Quindi, può colpire con i suoi pignoramenti, con il rischio di colpire a vuoto per nessuna disponibilità o disponibilità insufficiente.

E' già, e sarebbe ancora maggiore se venisse adottata la nuova legge, un atto di forza pubblica durissima che si auto concede il privilegio di prendersi ciò che ritiene in via unilaterale per coprire un suo credito indiscutibile.

Per i malcapitati ha l'effetto della ghigliottina, in senso di metafora si troverebbero con la testa tagliata, privati dei fondi indispensabili per il sostegno della famiglia, dell'impresa, dell'attività professionale.

Ma, la severità dei provvedimenti di un sistema di Governo è ammissibile solo a condizione che ne sia dimostrata e riconosciuta l'autorevolezza.

Ovvero che, nello svolgimento delle sue funzioni, la pubblica amministrazione, in ogni sua espressione, a livello nazionale e locale, abbia dimostrato la sua assoluta imparzialità, il suo costante perseguimento del "pubblico interesse" e, dunque e innazitutto, il rigoroso rispetto dei diritti inaleniabili delle famiglie, delle imprese, dei liberi professionisti.

Non pare, assolutamente, che il nostro sistema di Governo abbia tali requisiti e che possa permettersi di adottare misure così drastiche che, nella nostra condizione italiana, si traducono in veri atti di persecuzione.

C'è intanto e a monte, la questione dell'anatocismo che pesa su tutte le cartelle esattoriali.

L’anatocismo, ai sensi dell’art. 1283 del codice civile è l’applicazione di interessi su altri interessi già maturati e sono considerati illegittimi.

L' 11 Agosto 2017, Carlos Arija Garcia di Laleggepertutti.it aveva intervistato sul tema l’amministratore della società Cloudfinance, il dottore commercialista Umberto Tranfaglia.

Tranfaglia aveva risposto, a specifica domanda, che trascorsi 60 giorni dalla notifica, tutte le cartelle sono viziate dall’anatocismo!

Se ne deduce facilmente che si ammette al livello di "titolo esecutivo" un titolo contaminato da elemento di illegittimità.

E, neanche si comprende l'esistenza della voce per "sanzioni", esclusa anche dalla verifica di eventuale "anatocismo" e/o usura, per il peso rilevante  che allontana, per il suo effetto moltiplicatore del debito, la concreta possibilità per il debitore di estinguerlo.

Ergo, cui prodest?

In secondo luogo c'è l'estrema farraginosità della nostra burocrazia che si abbatte come costo insostenibile sulle aziende e sulle libere professioni italiane.

Già alla data del 6 giugno 2018 erano vigenti 136.987 atti normativi pubblicati negli ultimi cento anni, dal 6 giugno del 1918.

Alla stessa data, Confartigianato osservava che il peso della burocrazia nel nostro Paese è molto più elevato rispetto alla media dei Paesi dell’Unione europea. L’analisi dei dati di Eurobarometro della Commissione europea evidenzia che nel 2017 la complessità delle procedure amministrative è ritenuto un problema nell’attività dell’azienda dall’84% degli imprenditori in Italia, oltre venti punti superiore al 60% della media Ue.

Mentre, nel Regno Unito è tanto più sottile da essere pesata al 19%!

L'UE non sta tanto bene e noi stiamo peggio!

In terzo luogo, ci sono i danni ingenti e recenti causati dal Governo per effetto dei DPCM Covid-19.

Il 24 marzo 2021, Confcommercio aveva osservato che Per trovare un anno peggiore del 2020 dal punto di vista macroeconomico bisogna andare indietro fino al 1944!

Crolli verticali di fatturato e  chiusura definitiva di decine di migliaia  imprese, nel comparto della ristorazione, del turismo, del commercio al dettaglio, del commercio su aree pubbliche, del settore degli spettacoli, etc...

E, da sommare, gli effetti maturati negli anni successivi fino all'attuale e con le evidenze scientifiche attuali che dimostrano l'assoluta inutilità del "distanziamento sociale" che era stato posto alla base delle chiusure imposte e delle ridicole aree colorate.

In quarto luogo, l'effetto della mala burocrazia di cui avevamo scritto pochi giorni fa e che pesa sul sistema economico italiano per un valore che è più del doppio dell'evasione fiscale.

In quinto luogo, ci sono gli effetti da abusi d'ufficio e abusi di potere praticati nelle amministrazioni locali, mentre l'attuale Governo sta decidendo di cancellare il reato di abuso d'ufficio.

Il Ministro Carlo Nordio, in un'intervista concessa il 22 giugno al Corriere della Sera, aveva motivato asserendo che la norma sull'abuso d'ufficio si sia rivelata fallimentare, per l'effetto di sole 9 condanne a fronte di 5000 processi.

Se ne deve dedurre che, secondo Nordio, si sarebbe trattato di 4991 italiani idioti che avrebbero deciso di attaccare poveri sindaci innocenti o altri pubblici funzionari senza colpa, rischiando le conseguenze di una "lite temeraria"?

L'art. 323 del codice penale tratta, per esempio, del caso di un sindaco che causi un danno patrimoniale (o un vantaggio a suo favore) in contrasto con le leggi durante l’esercizio delle sue funzioni.  

Eppure, Franco Moacci, ricercatore e dirigente ISTAT, aveva ricordato, sulla base del Rapporto 2021 sulla Corruzione della Pubblica Amministrazione in Italia, che La corruzione in Italia ha carattere sistemico ed è ampiamente diffusa, assumendo le forme più svariate. Non è un caso che le classifiche internazionali, nonostante registrino un miglioramento negli ultimi anni, posizionino ancora l’Italia agli ultimi posti tra i Paesi sviluppati in quanto a percezione della corruzione.

Come spiegare, dunque, l'abbondanza delle generose assoluzioni dei funzionari pubblici presso i nostri tribunali?

Il 28 luglio 2021, Giorgia Meloni aveva pubblicato un post, su Facebook: Il Governo vuole autorizzare l'Agenzia delle Entrate-Riscossione a effettuare un accesso massivo all'Anagrafe dei rapporti finanziari, per vedere in tempo reale la giacenza sui conti correnti ed effettuare i pignoramenti. Il fisco vuole attingere direttamente dai conti correnti degli italiani. Un meccanismo che viola la privacy di milioni di contribuenti. Spiare i cittadini sembra essere l'obiettivo numero uno del Governo Draghi, che fa registrare l'ennesimo salto di qualità verso il Grande Fratello fiscale. Fratelli d'Italia si opporrà in ogni sede contro questo progetto illiberale.

In verità, premesso che Giorgia Meloni avrebbe dovuto esludere la "sede" di Governo (che attualmente occupa...), alla luce dei 5 punti elencati che escludono, per mancanza di "autorevolezza" e condizioni di "reciprocità", la legittimità e l'opportunità dell'ipotesi in questione, non si tratta di "semplice" violazione della privacy ma di ben altre e gravissime violazioni che non giustificano atti di tale imperio.

Ai 5 punti ci sarebbe molto altro da aggiungere a partire dalla norma che obbliga il contribuente a versamenti di natura fiscale sulla base di redditi presunti e non certi o al versamento dell'IVA su incassi non conclusi, la prassi della pubblica amministrazione che non paga o paga con troppo comodo finanche a far fallire le aziende, le Autorità di Vigilanza distratte che hanno consentito all'Industria della  Finanza di depredare con Strumenti Derivati migliaia di ulteriori aziende...

Tuttavia, in questo scenario raccapricciante, ieri, l'ANSA ha pubblicato che, sulla base di una "manovra" in bozza che si può definire sinistra, ll fisco potrà accedere direttamente ai conti correnti, per verificarne la disponibilità, prima di effettuare un pignoramento e che Se dovessero emergere "crediti del debitore" nella disponibilità di uno o più operatori finanziari, l'agente "redige e notifica telematicamente al terzo, senza indugio, l'ordine di pagamento".

Inoltre, il "debitore" sarà informato della mannaia non oltre trenta giorni dalla notifica al terzo, quindi, prima si informa immediatamente il terzo-banca e dopo, con comodo, il malcapitato.

Quindi, "senza indugio", dopo che fanno fallire le aziende, dopo che decretano l'abbassamento di decine di migliaia di saracinesche, dopo che massacrano le Partite IVA, per corruzione, per cattiva gestione, per DPCM, dopo che hanno finto con la pratica dei "ristori" che non hanno ristorato nessuno, dopo che penalizzano tutta l'economia italiana a favore di altre, si arrogano perfino il potere di prosciugare i conti di chi non galleggia più, sta affongando o cerca, disperatamente di riemergere con il suo lavoro, per la soddisfazione di un preteso credito che sarebbe tutto da ricalcolare, tenuto conto di ogni varabile in campo.