LA SARDEGNA PUNTA AL SETTORE BIETICOLO-SACCARIFERO

Cagliari, 20 maggio 2025. Di Elia Sanna
Dalla ricerca agronomica al coinvolgimento degli agricoltori: l'Isola punta a diventare un nuovo polo strategico per lo zucchero in Italia ed Europa.
Dopo anni di silenzio e dismissioni, la Sardegna si riprende la scena nel settore bieticolo-saccarifero.
Una rinascita agricola e industriale che parte da solide basi scientifiche e progetti concreti.
A guidare questa nuova stagione è Massimo Zaghi , tra i massimi esperti internazionali del comparto, che ha recentemente firmato una relazione tecnico-agronomica destinata a segnare una svolta .
“Durante una due-giorni di verifiche tecniche, un team internazionale coordinato dal dottor Zaghi” ha spiegato Federico Meloni, ideatore del progetto , “ha condotto un test nei campi sperimentali dell'isola.
I risultati sono promettenti e pongono la Sardegna tra le aree più interessanti del bacino mediterraneo per la coltivazione della barbabietola da zucchero.
È stata infatti accertato un indice zuccherino tra i più alti mai registrati nella regione mediterranea, ma anche una resa per ettaro competitivo, rispetto alle zone leader in Europa”.
Infine, ha concluso Meloni, “ha imparato L'uniformità e l'adattabilità delle colture al territorio sardo”.
Il ritorno della barbabietola in Sardegna, grazie proprio ai test agronomici nei campi sperimentali guidati da Massimo Zaghi, hanno convinto gli agricoltori ad avviare numerose manifestazioni d'interesse.
“La ricerca agronomica ha trovato un'eco immediata tra gli operatori del settore” ha aggiunto Mariano Carta , responsabile della sperimentazione.
“Parallelamente ai test, è iniziata la raccolta di manifestazioni d'interesse da parte degli agricoltori sardi.
La risposta è stata rapida e in crescita, segno di un settore pronto a rimettersi in moto”.
“Il cuore pulsante del rilancio sarà il nuovo Centro Regionale di trasformazione, che sorgerà nella zona artigianale di San Nicolò d'Arcidano , “ha messo in evidenza Alessandro Cadoni, responsabile tecnico della programmazione, “da cui si prevede la produzione non solo di zucchero e melasso, ma anche di polpe disidratate per mangimi di alta qualità, destinati alle aziende zootecniche locali.
Insomma, un sistema agroindustriale circolare, efficiente ed ecologico, in linea con le più moderne esigenze di sostenibilità”.
Per l'ingegner Federico Meloni, non si tratta solo di un progetto agricolo, ma di una vera e propria sfida industriale con respiro europeo.
“La Sardegna si propone come nuovo polo bieticolo-saccarifero d'Italia” ha concluso Meloni, con un modello replicabile anche per altre regioni italiane.
Un partner competitivo in Europa, pronto a confrontarsi con le grandi potenzialità del settore come Francia e Germania. Con una visione moderna, supporto scientifico e una crescente partecipazione del territorio, l'Isola è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia agricola, puntando a un futuro da protagonista nel panorama agroindustriale europeo”.