PAOLO MADDALENA. CANDIDATO SCOMODO PER "I POTERI FORTI". MA COME SAREBBE PER L'ITALIA SE FOSSE IL PRESIDENTE?

PAOLO MADDALENA. CANDIDATO SCOMODO PER "I POTERI FORTI". MA COME SAREBBE PER L'ITALIA SE FOSSE IL PRESIDENTE?

Redazione, 25 gennaio 2022.

Nell'effluvio di schede bianche, Paolo Maddalena, è stato, ieri,  il più votato per la Presidenza della Repubblica.

Ha preso 36 voti con il favore degli ex grillini iscritti, oggi, al Gruppo Misto.

Paolo Maddalena è nato il 27 marzo del 1936 e si è laureato nel 1958.

Accademico dal 1971, è un grande esperto di diritto amministrativo e costituzionale.

Ha scritto parecchio dei profili istituzionali e giuridici dell'Unione Europea.

E' anche ex magistrato e noto per le sue posizioni contro il liberismo e per le sue critiche a  Mario Draghi.

Chiamato da Radio 1 ha riferito: "Mi ha telefonato la senatrice Nugnes che mi ha spiegato che il gruppo Misto aveva indicato me, ne sono stato lieto, è gratificante per me che ho dedicato tutta la mia vita alla Patria.  Sono un cattolico di sinistra, in passato ho votato sia per il Partito Democratico che per il Movimento 5 Stelle".

"La mia è candidatura di bandiera, lo so e la accetto ma so che non sarà facile essere eletto". 

Ha espresso le sue ragioni per il NO alla Presidenza di:

"Draghi no, è un neoliberista,

Amato no, ha fatto troppe privatizzazioni,

Berlusconi no".

Abbiamo bisogno di "qualcuno che abbia a cuore la Costituzione, e non ne vedo in giro".

Durante una conferenza stampa ha rincarato la dose: "È difficile trovare uno che sappia fare il Presidente della Repubblica, non lo può fare Draghi che è l'ideatore delle privatizzazioni, basta pensare al suo discorso sulla nave Britannia il 2 giugno 1992 mentre, con la Regina Elisabetta e 100 delegati della City londinese, disse che ci vuole una grande forza politica che appoggi una trasformazione totale del mercato, che non può rimanere nelle mani dello Stato, ma deve essere dato nelle mani di pochi".

Ancora su Berlusconi: "Meloni lo ha definito un patriota Berlusconi, sì, un patriota che si è rubato tutti i beni nostri".

La sua sintesi: "Pare che chi più ha distrutto l'Italia ha più meriti di essere Presidente della Repubblica, e i tre nomi che si fanno sono quelli di Berlusconi, di Draghi e di Amato.

Questi tre sono i più grandi devastatori dell'economia italiana".