Per Russell Investments il futuro non sarà roseo

Il team di Investment Strategy di Russell Investments ha diffuso oggi l`Outlook 2012 e anche per l`anno prossimo è previsto un ulteriore avanzamento nel processo di deleveraging a livello globale. `Le economie sviluppate hanno impiegato trent`anni per indebitarsi eccessivamente e occorrerà ancora molto tempo prima che siano in grado di ripagare i propri debiti`. In ogni caso, nonostante questo scenario, le previsioni di Russell Investments sono per una ripresa e una crescita modeste guidate dai mercati asiatici e dagli Usa.   “Nel 2011 i mercati globali hanno si sono comportati in linea con le nostre previsioni e guardando al 2012 possiamo anticipare che avremo un ulteriore periodo di volatilità, dovuto al fatto che nei paesi occidentali vi è l’esigenza di far convivere austerità e sostegno alla crescita economica, in un contesto di spese pubbliche e necessità dei cittadini in costante aumento.

Per Russell Investments il futuro non sarà roseo
Quello che ci aspettiamo, però, è di vedere maggiore chiarezza riguardo le soluzioni della crisi e le relative risposte dei mercati”, ha dichiarato Pete Gunning, Chief Investment Officer di Russell Investments.
 
L’Outlook 2012 analizza nello specifico le quattro tematiche che secondo Russell Investments il prossimo anno avranno i maggiori impatti sia a livello di mercato sia sui ritorni: 
 
1- il deleveraging globale continuerà a essere il tema conduttore con cui dovranno confrontarsi economia, politica e finanza. Di norma, a crisi come quella attuale, che può essere definita balance-sheet recession (ovvero recessione causata da bilanci gravati da un eccesso di debito) seguono lunghe fasi di ripresa asfittica e sotto la media. Dobbiamo quindi attenderci standard più bassi, elevata disoccupazione, minori ritorni dagli investimenti ed elevata volatilità; 
 
2- L’Euro è la principale preoccupazione dei mercati. Alla luce della fragilità del sistema bancario europeo, Russell considera che eventuali errori dei politici europei o la loro inazione rappresentino la principale fonte di rischio sistemico e minaccia alla fiducia dei mercati globali;     
 
3- il processo di ripresa a “radice quadrata” degli Stati Uniti. Tema centrale nelle previsioni economiche di Russell sin dal 2009, la ripresa a “radice quadrata” degli Usa continuerà anche nel 2012 grazie al miglioramento graduale sul fronte dell’economia, alla conferma della solidità delle aziende e degli utili, all’aumento degli investimenti privati;
 
4- Il modesto effetto positivo della crescita cinese e asiatica. Le autorità cinesi si sono appena lanciate in un ciclo di quantitative easing e gli strategist di Russell ritengono che il paese riuscirà a ottenere un tranquillizzante soft landing. Combinati con le politiche accomodanti degli altri paesi emergenti e alla ripresa degli Stati Uniti, la Cina e gli emergenti saranno ancora una volta i motori per la crescita del prodotto interno lordo a livello globale. 
 
Nonostante il permanere dell’elevata volatilità, Russell Investments ritiene che nel 2012 i mercati possano riportare risultati positivi, seppur modesti.
Questi gli specifici target per la fine del prossimo anno:
•      rendimento dei Treasury a 10 anni: compreso tra 2,5 e 2,75%
•      Indice Russell 1000® Index: 720
•      Indice S&P 500: 1300
Questi risultati rappresentano un aumento di circa il 10% rispetto ai livelli del mercato registrati alla fine di Novembre 2011. 
 
Per il 2012, Russell vede come maggiormente probabile lo scenario dove le economie di Cina e Stati Uniti daranno impulso alla crescita globale. Alla luce di questa riflessione, e assumendo che l’Eurozona riesca a stabilizzare e risolvere la crisi del debito, vi sono buone prospettive per gli asset più rischiosi. 
 
“Pur essendo fiduciosi sui dati e sulle previsioni per Cina e Usa, siamo ampiamente consapevoli che prevedere le dinamiche politiche è un esercizio particolarmente complesso. E crediamo che l’Europa resterà ancora una fonte di rischio sistemico”, ha aggiunto Gunning. Gli strategist di Russell ritengono inoltre che l’attuale crisi in Europa limiterà, almeno temporaneamente, la forza dei mercati emergenti che saranno schiacciati dalla stretta creditizia a livello globale e dalla generalizzata avversione per il rischio. Nonostante ciò, Russell ritiene che, grazie ai loro forti fondamentali, questi paesi potranno beneficiare da un ritorno di interesse verso gli asset più rischiosi.
  
“In questa fase, l’attenzione verso qualsiasi dettaglio sarà importante come non mai. Ogni punto percentuale di guadagno richiederà molta fatica e va ricordato che la diversificazione geografica è fondamentale”, spiega Pete Gunning. “Per portarsi a casa un ritorno positivo nel 2012 sarà necessario un approccio attivo, globale e diversificato. In un contesto di volatilità crescente e ritorni in diminuzione, un approccio dinamico all’investimento sarà sempre più la norma base per investitori di successo”.
 
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