Un artista non conosce crisi

Splende il sereno sul mercato dell`arte trainato dal segmento Post War che registra tassi di unsold ai minimi livelli.

Sono i risultati del dodicesimo Art Market Report, elaborato dall`area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena, che sintetizza i risultati del primo semestre 2012, analizzando i soli battuti delle maggiori aste ricorrenti mondiali degli ultimi sei anni. I risultati consuntivi del 2012 confermano la fase di euforia attraversata dal mercato che, da una parte, registra una pioggia di record nell`arte contemporanea e moderna e dall`altra esige cataloghi sempre piu` ricercati e di qualita`.

Per quanto riguarda il mercato della pittura, i risultati consuntivi del I semestre 2012 mostrano numerosi fattori positivi e un ritrovato clima di fiducia dopo la fase di assestamento degli ultimi 3 anni, come testimonia l`andamento di MPS Global Painting Index in progresso del +23,8 % rispetto all` anno precedente. Il mercato tuttavia resta ancora lontano dal picco del 2008, ma la ripresa sembra oggi sostenuta e solida nei segmenti a maggior capitalizzazione.

La ripartizione del fatturato per aree geografiche riconsegna agli Stati Uniti il ruolo di mercato leader d`eccellenza nel panel di aste considerato (con una quota internazionale del 47,3%). Londra mantiene sostanzialmente immutata la quota del proprio fatturato (40%), la zona Euro, dopo l`inaspettato exploit dell`anno scorso, ritorna a livelli piu` congrui alla dimensione sempre piu` marginale del mercato (3,8%).

Nonostante il Mps Asian Global Index mostri un arretramento su anno precedente del -9%, continua il grande fervore nel mercato asiatico.

Il comparto Pre War e` in ripresa rispetto al I semestre del 2011 (+17,7% circa), sulla scia dei brillanti risultati ottenuti nelle aste newyorchesi di maggio, tra i quali ritroviamo il nuovo record mondiale registrato dall``l`Urlo` di Munch, aggiudicato per circa 120 milioni di dollari.

Diminuisce l`importanza della piazza italiana ma l`arte italiana aumenta il suo appeal nella scena internazionale: i grandi maestri italiani del XX secolo stanno sempre piu` incontrando i favori della raffinata clientela del collezionismo internazionale e vengono comprati sia per fini collezionistici sia per fini speculativi di lungo periodo, in quanto oggi reputati dal mercato veri e propri beni rifugio.

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