3 DICEMBRE 2015 - LE MISURE DI MARIO DRAGHI

Luca Noto, Portfolio Manager Obbligazionario di Anima SGR, così commenta le mosse odierne della BCE.La BCE delude le aspettative dei mercati approvando una serie di misure espansive inferiore a quelle che si era lasciato intendere e soprattutto rispetto a quelle sperate dai mercati finanziari. La revisione del programma di acquisti (APP), infatti, si è limitata alla durata – stabilendo l’allungamento fino a marzo 2017 - ma non l’aumento quantitativo mensile degli acquisti. In termini assoluti, la delusione può essere approssimata in circa 200/250 miliardi di acquisti in meno rispetto a quanto nelle attese degli operatori. Allo stesso tempo, però, sono stati introdotti degli elementi che migliorano la struttura e l’efficacia del QE: 1) inserimento nel piano di acquisti dei titoli regionali, per un valore di circa 250 miliardi, “allungando la vita” del programma; 2) introduzione del principio di reinvestimento, che rafforza l’impegno della Bce nel mantenere elevato il suo bilancio per lungo periodo e ben oltre l’attuale scadenza degli acquisti. Tuttavia, in questo quadro di insoddisfazione si è perso un elemento di importante discontinuità, in quanto la Bce ha incrementato le misure accomodanti, in un contesto di crescita rivista al rialzo e inflazione pressoché stabile. Il successo delle misure non convenzionali, a detta di Draghi, chiama un maggiore intervento condizionato al raggiungimento del target di inflazione del 2.0%.Infine, la promessa di Draghi di rivedere nel I trimestre del 2016 la struttura e i tecnicismi dell’intero programma, potrebbe contenere l’attuale reazione a caldo e rispristinare la protezione di Draghi sui mercati finanziari.

3 DICEMBRE 2015 - LE MISURE DI MARIO DRAGHI