BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE...

Milano, 25 aprile 2021 - di Fabrizio Brasili - Esperto di scenari e mercati finanziari Indubbiamente, per diversi motivi, dovremmo essere alla svolta di questo mercato,

BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE...
a livello globale, in forte ipercomprato.
 
Andiamo in ordine sparso.
 
Pur in presenza di una evidente dicotomia fra indici/ futures e titoli, oggetto, questi ultimi, di un sempre più difficile stock picking, vediamo quali possono essere, per noi, per lo meno i settori, che ne trarranno piu` benefici,  a breve, medio e lungo termine, se verranno a monte risolte, in toto od in parte le parti economiche, e poi, sempre più ` complicato, quelle strutturali delle riforme e per finire, quelle con ora grosse incognite, sanitarie.
 
Ovviamente in testa, come i nostri lettori ed abbonati ben sanno, i ciclici ed i finanziari, sono quelli, in particolare, su cui avevamo puntato e suggerito ai nostri quotidiani lettori, nell`ultimo anno.
 
Limitandoci al nostro mercato, suggerivano Stellantis, Leonardo, Telecom rnc, ENI, UnipolSai, Intesa, BancoBPM, BPER, BPopSondrio, Credem.
 
Subito a seguire  Tod`s e Moncler.
 
Con particolare attenzione per questi ultimi due entrambi negli ultimi 12 mesi piu` che raddoppiati di prezzo e quindi da maneggiare con cautela, meglio con le opzioni Tod`s ( speculative buy) ed in ampio  trading Moncler, Meglio su ulteriore storno del mercato.
 
Ma quali sono i titoli ` neutri` ed ormai su livelli stabilizzati nella migliore delle ipotesi...
 
Il settore Tech, ampio e variegato negli USA (Da Tesla ad Apple, molto influenti sul mercato) oltre a Google, Facebook e Microsoft, che in totale rappresentano un buon 25% degli scambi.
 
Per fortuna , o sfortuna, sul nostro listino appare un solo importante titolo, STM, influenzato peraltro dai Big degli Usa  (Intel ed AMD)e dell` Asia.
 
Rimanere fuori, per il momento.
 
Sia per il breve, che medio e lungo termine siamo decisamente contrari alle varie utlities presenti sul nostro mercato, per cui abbiamo dato un suggerimento di vendita, che reiteriamo in questo preciso momento.
 
Facendo un passo indietro, andiamo a vedere da dove dovrebbe partire a breve questa, per noi, fase distributiva, dei mercati.
 
La scintilla pare innescata dalla volontà del nuovo presidente democratico degli USA, che sta dando ovviamente un` impronta contraria a quella del suo predecessore.
 
Dovrebbe essere raddoppiata l` imposta sulle transazioni, dei titoli azionari, per i capitali oltre 1.000.000 di dollari, quasi sulla falsariga della Francia, che da anni applica proprio una patrimoniale ogni anno (detta tassa sulla fortuna!).
 
Le prime avvisaglie si sono già manifestate nella scorsa settimana, e pensiamo possano ripercuotersi anche nelle prossime, su un mercato gia` di per sé molto stanco e con un ipercomprato di lungo termine molto accentuato.
 
A cascata e con modalità diverse, tutto cio` si potra` manifestare anche in Asia ed in Europa, e per singoli governi, più o meno accentuate e con strumenti diversi, come vedremo.
 
Parliamo appunto, del nostro paese e di quella patrimoniale sui c/c ventilata ormai da tanto tempo, che i vari governi, non hanno mai voluto o potuto fare, per motivi di opportunismo politico e di consenso elettorale.
 
Ma non poteva mancare una nota di colore, come la ricorrente in questo periodo e di stagionalita` dei mercati, con la cabalistica ` sell in May and go away`
 
Approfittare dell` incasso dei dividendi da maggio a giugno per vendere tutto o quasi?
 
Il nostro suggerimento è spesso stato quello invece di vendere anche  fin d` ora, quasi tutto e se mai, per i più tradizionalisti e cassettisti (ma esistono ancora?) riacquistare i titoli azionari il giorno dello stacco dividendo e successivi.
 
Magari, meglio, su quelli da noi indicati più sopra ed altri periodicamente elencati, ma  con le adeguate coperture e strumenti.