Come superare i veri ostacoli che bloccano la consulenza fee only

Tutti presi dal discutere su quando nascerà questo benedetto Albo dei consulenti finanziari, ma ancora pochi si sono posti la domanda “Embè, una volta nato, come si fa a campare e a fare concorrenza alle banche?”.

Come superare i veri ostacoli che bloccano la consulenza fee only

Come molto spesso accade, una risposta al quesito ci viene indirettamente proposta all’interno di una discussione su “Cos’è la consulenza indipendente?” proposta da Massimo Scolari, segretario generale di Ascosim, su LinkedIn.

A parlare è Rosario Pazienza CEO di Tau Global Investor
si sta esplicitando la differenza che intercorre tra `servizio e prodotto` cercando di farla percepire al cliente in termini di risultato teorico prospettico, in quanto il risultato è aldilà da venire (percezione del rischio etc... ovvero quanto esposto prima).Penso che sia necessario rendersi conto che il sistema `Istituzionale` con queste logiche impone che il Cliente arrivi alle conclusioni che tutti noi elenchiamo e che quindi, come tutti evidenziamo, la strada non può essere che in salita.
Allora propongo il primo esercizio:
Normatizzare La Consulenza Finanziaria in modo che quando il Cliente sottoscrive il contratto di consulenza, per effetto del suo interlocutore (il Consulente), riconosciuto giuridicamente come operatore Professionale, venga classificato come Cliente Istituzionale, e che quindi gli vengano riservate tutte le prerogative esclusive derivanti dall` esserlo. il primo impatto derivante da tutto questo è che il cliente ha una riduzione reale dei costi di acquisto dei prodotti del 70%! Una SICAV retail ha un T.E.R. medio del 2.9 %; una SICAV Istituzionale ha un T.E.R. inferiore all` 1%.
In questo modo si inizia a lottare con un primo fattore alla pari. Addirittura la Fee della consulenza più i costi reali sono inferiori a quello delle sole SICAV Retail a cui il Cliente per forza di Leggi oggi accede.Non mi dilungo sugli altri costi e sulle opportunità che ne scaturiscono.Secondo il mio umile parere è su queste analisi, costi e procedure, che si dovrebbe improntare una tavola rotonda con i legislatori; altrimenti non dimenticate che il Sistema ti stà già portando dove lui vuole.
La Democrazia e la Concorrenza si sviluppano mettendo a disposizione di tutti le stesse regole.


Ecco l’interessante risposta di Massimo Scolari
Caro Rosario, mi sto battendo da un paio di anni insieme ai colleghi di Ascosim per ottenere le classi di fondi riservate ai clienti sotto consulenza. L`idea è proprio quella che tu prospetti: da un lato ridurre i costi per il cliente, dall`altro utilizzare in modo opportuno e selettivo la professionalità dei gestori dei Fondi. Qualcosa, ancora poco, si è mosso: alcune Sgr come AcomeA e Zenit consentono la sottoscrizione di fondi con modalità di execution-only, applicando quindi commissioni molto inferiori e vicine alla classi istituzionali. Ho esposto questa opportunità alla Consob nel corso di un`audizione. Con Assogestioni se ne ha parlato durante il nostro Forum del marzo 2011. Le Sgr vedono diminuire le proprie masse mese dopo mese. Purtroppo il settore della consulenza indipendente però non sembra avere ancora una consistenza e dimensione sufficiente per giustificare un cambiamento di rotta radicale. Vedremo, è una battaglia che non si esaurirà in breve tempo.

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