Draghi, in arrivo un 2012 pieno di emissioni obbligazionarie, mentre Mussari attende la scossa

Il 2012 vedrà un mercato delle emissioni da parte delle banche e dei governi affollato. Lo ha detto il governatore uscente di Bankitalia Mario Draghi nel suo intervento alla giornata del risparmio secondo cui solo in Europa andranno rifinanziati 800 miliardi di euro di obbligazioni bancarie in scadenza e 500 miliardi in Usa. “Per fortuna le banche italiane non dipendono dal funding delle obbligazioni” in misura rilevante ma è un dato che, rileva il governatore, va preso in considerazione. Draghi si è anche espresso su altri temi cruciali del dibattito politico economico, che riprendiamo per argomento, come segnalato da Ansa: Sul mondo del lavoro Ridurre la segmentazione oggi esistente nel mercato del lavoro e rendere più universali, oltre che più efficaci e rigorose, le tutele riequilibrerebbe le opportunità occupazionali e le prospettive di reddito, oggi fortemente sbilanciate a favore delle generazioni più anziane Sul fisco Nel breve periodo un sostegno alla crescita può provenire da azioni macroeconomiche. La composizione del prelievo fiscale può essere modificata trasferendone il peso da imposte e contributi che gravano su lavoro e attività produttiva all`imposizione su proprietà e consumi Sulle riforme Un rilancio duraturo della crescita sostenibile passa per soprattutto per le riforme strutturali da tempo invocate, in larga parte condivise,ma tuttora inattuate. Occorre dare piena e rapida attuazione alla manovra di settembre, in particolare definendo e realizzando rapidamente il previsto programma di revisione della spesa pubblica Sul risparmio La ricchezza accumulata riflette i risparmi del passato; se non è alimentata da nuovi flussi viene intaccata in tempi brevi. Dall`inizio dello scorso decennio la propensione è scesa di circa 4 punti percentuali, attestandosi nel 2010 al 12% del reddito, due punti meno dell`area euro Sullo sviluppo Le politiche che sospingono la crescita e il dinamismo economico accrescono le opportunità dei giovani. Allo stesso tempo, le iniziative necessarie per imprimere nuovo impulso allo sviluppo fanno leva sui giovani; allentando i vincoli che ne limitano il contributo   Il mondo bancario però rimane in allerta. La crescita dell`Italia resta “insoddisfacente. Una scossa è indispensabile”. A chiederlo è il presidente dell`Abi, Giuseppe Mussari. “Siamo pronti - ha detto-a valutare proposte alternative e a dialogare con il Governo ma non siamo più disposti ad assistere alla quotidiana distruzione di ricchezza”. Il paese, avverte il presidente, “è di fronte a un bivio: può scegliere la strada delle riforme e della crescita in un contesto di stabilità dei conti pubblici o, viceversa, scivolare ineluttabilmente verso il declino economico e sociale”. La scossa di cui l`Italia ha bisogno, secondo Mussari, non potrà che derivare da “una crescita della nostra produttività, a iniziare dalla produttività totale dei fattori, che implica più ricerca, più innovazione, ma anche maggiore flessibilità del lavoro e nel combianre al meglio fattori produttivi”. Solo con un tasso di crescita più elevato, sottolinea Mussari, “si sarà in grado di preservare indiscutibili punti di forza della nostra economia”. Basterà qualche bond in più a calmare le acque dissestate dei mercati finanziari? Una domanda certamente retorica.

Draghi, in arrivo un 2012 pieno di emissioni obbligazionarie, mentre Mussari attende la scossa