LA FED TORNA AL TAVOLO DELLE GRANDI DECISIONI. OGGI E DOMANI

LA FED TORNA AL TAVOLO DELLE GRANDI DECISIONI. OGGI E DOMANI
JEROME POWELL - PRESIDENTE FED

Redazione, 14 dicembre 2021.

I funzionari della FED sono davanti ad un bivio.

Con i tassi attuali prossimi allo zero, la domanda è: aumentare i tassi di interesse già nel 2022 o aspettare il 2023?

Hanno già deciso di accelerare la riduzione dei programmi di stimolo mentre cercano di capire quali siano le variabili che incidono sul tasso di inflazione e quali, tra queste, possano radicarsi o avere caratteristica di provvisorietà.

In cima alla loro attenzione è il livello di occupazione che vogliono sia massimo.

In effetti, il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,2% del mese di agosto al 4,2% di novembre mentre l'inflazione è cresciuta oltre le aspettative.

Potrebbe prevalere la prudenza con la decisione di rimandare al 2023 la salita dei tassi, per stimolare la crescita economica per un anno o due, introducendo aumenti leggeri,nel breve.

Non vogliono assumere il rischio di pesare in modo sbagliato sia la rigidità del mercato del lavoro che l'incremento dei prezzi, determinando problemi che potrebbero essere anche gravi.

Critico il punto di vista di Jason Furman, che era stato alla presidenza del  Consiglio dei Consulenti Economici  al tempo di  Obama.

Ha affermato che è tempo che la Fed dica  se sta centrando  il suo obiettivo di inflazione mentre è chiaro che sia al di sotto del suo obiettivo di occupazione.

Ed ancora, Powell non è riuscito a chiarire "come la Fed avrebbe gestito una situazione in cui i diversi indicatori stavano inviando segnali diversi perché hanno sostanzialmente negato che una situazione del genere potesse accadere".

Ci sono quasi ulteriori quattro milioni di persone che non lavorano rispetto al saldo di febbraio 2020.

Probabilmente, si tratta di pesnionati che scelgono di non lavorare per paura del Covid o per assistere a casa i nipoti, in assenza di un'adeguata assistenza per l'infanzia.

Certo, la variante Omicron è un nuovo rischio che condiziona l'economia e la politica monetaria.

Tuttavia, gli analsiti si aspettano che l'inflazione scenda in modo significativo nel secondo semestre 2022.

E Powell il 1° dicembre, a tale riguardo ha osservato "Ma non possiamo agire come se ne fossimo sicuri. Non ne siamo affatto sicuri».

La FED è pronta ad avviarsi verso la fine dell'azione di stimolo  con l'acquisto di obbligazioni e pare che questa cesserà prima che si apra all'aumento dei tassi.

Comunque, tra oggi e domani, i funzionari della FED saranno riuniti per concordare soluzioni utili a contenere l'aumento dell'inflazione e a favorire una rapida ripresa delle assunzioni, ridotte  a causa della pandemia.

William English, ex economista senior della FED ha sintetizzato “Ci sono riunioni in cui si apportano piccoli cambiamenti e ci sono riunioni in cui si apportano cambiamenti più grandi. E questo mi sembra un incontro in cui stanno facendo cambiamenti più grandi".