L'IRAN ALLE NAZIONI UNITE: MISSIONE CONCLUSA SU ISRAELE

L'IRAN ALLE NAZIONI UNITE: MISSIONE CONCLUSA SU ISRAELE

Redazione, 14 aprile 2024.

Con una  missione presso le Nazioni Unite, l'Iran ha dichiarato che la missione in Israele è conclusa.

Nella tarda notte di sabato, l'Iran ha lanciato centinaia di droni e missili contro il territorio israeliano come reazione all'attacco di Israele contro il consolato iraniano a Damasco che aveva ucciso 12 militari iraniani e, tra questi, esponenti apicali.

Se Israele rispondesse all'attacco di ieri con altra iniziativa bellica, dall'Iran giungerebbe una risposta “considerevolmente più severa”.

Quindi, ha avvertito che se “il regime israeliano commettesse un altro errore” ci sarebbero conseguenze pesanti.

Ha anche chiesto, esplicitamente, agli Stati Uniti di non intervenire al fianco di Israele, preannunciando reazioni dirette contro gli americani se questi dovessero esporsi con interventi contro l'Iran.

Erano quasi le due del mattino, a Gerusalemme, nel sud, nel nord di Israele e nelle alture del Golan occupate, nel momento in cui sono state attivate  le sirene, mentre le luci dei missili e dei droni in arrivo illuminavano il cielo nella notte.

Il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato che l'Iran ha attaccato Israele con 120 missili balistici, 30 missili e 170 droni che sarebbero stati abbatutti dalla difesa israeliana nel 99% dei casi.

Le armi volanti sarebbero arrivate non solo dal territorio iraniano, ma anche dallo Yemen, dalla Siria e dall’Iraq.

Questo, dà già il primo quadro degli schieramenti in campo.

Biden, incontrerà oggi i leader del G7 “per coordinare una risposta diplomatica unita allo sfrontato attacco dell'Iran” e, su richiesta di Israele, anche il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha programmato una riunione d'emergenza.

Coinvolti da Biden con gli Stati Uniti,  i rappresentanti del Canada, della Francia, della Germania, del Giappone, del Regno Unito e dell'Italia!

Dalle Nazioni Unite, António Guterres esorta tutte le parti a mostrare moderazione, spiegando di essere “profondamente allarmato per il pericolo reale di una devastante escalation a livello regionale”. 

Ma, è mancata, da Guterres, una presa di posizione netta sull'attacco al consolato iraniano a Damasco che Israele non ha confermato, nè negato come colpa.

I rappresentanti iraniani, avevano posto la questione giovedì scorso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, asserendo che, se l'ONU avesse condannato l'attacco a Damasco, l' "imperativo per l'Iran" di reagire direttamente sarebbe venuto meno.

Su X: Sarebbe stata evitata la pioggia di missili e droni contro Israele "Se il Consiglio di Sicurezza dell'ONU avesse condannato il riprovevole atto di aggressione del regime sionista alle nostre sedi diplomatiche a Damasco e successivamente avesse assicurato alla giustizia i suoi autori, l'imperativo per l'Iran di punire questo regime canaglia avrebbe potuto essere evitato".

Dall'Iran, anche la citazione dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, che riconosce il diritto di una nazione all'autodifesa se attaccata da un'altra nazione.

Netanyahu ha affermato di apprezzare il fatto che gli Stati Uniti “stanno al fianco di Israele” con il sostegno del Regno Unito, della Francia e di altri paesi.

Per il gabinetto di sicurezza israeliano, il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della difesa Yoav Gallant e il ministro Benny Gantz, hanno carta bianca per decidere la risposta israeliana all'attacco iraniano, mentre, pare, che il governo americano abbia suggerito il cessate il fuoco.

L'attacco iraniano della notte scorsa ha puntato su obiettivi specifici di natura militare, nelle alture settentrionali del Golan, nella città meridionale di Eilat, sede della seconda base più grande  della marina israeliana, la città di Dimona, vicino al reattore nucleare israeliano e vicino alla base aerea di Nevatim nel sud di Israele.

Il governo dell’Egitto ha invitato alla “massima moderazione”, mentre la televisione israeliana Channel 12, citando come fonte un anonimo funzionario israeliano, ha riferito che ci sarebbe stata una "risposta significativa" all'attacco.

Su X, Netanyahu ha scritto: "Abbiamo intercettato, abbiamo respinto, insieme vinceremo".

Con tali premesse e promesse, se, l'ambiente degli "alleati" di Israele, il G/7 e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non si impegnano in una presa di posizione che individui, corregga e sanzioni le azioni contrarie al Diritto Internazionale, qualunque paternità abbiano,  lasciando che tutto scorra come fin qui, l'escalation nell'area medio orientale diventa molto probabile e la nostra Italia è direttamente coinvolta.

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