Pari opportunità, c`è chi studia il `caso Italia`

`Vedere cosa hanno fatto le donne italiane e dove sono arrivate; imparare dai loro successi e passi falsi e cosi` ispirarci nella nostra esperienza in Libia`: nell`istantanea scattata da Raja Nagiat Rayes, stilista e imprenditrice della moda in Libia, e` il senso dell`incontro svoltosi ieri al Senato, nella sala ex Hotel Bologna, nell`ambito del progetto che vede in questi giorni a Roma un gruppo di donne imprenditrici libiche. Un progetto, organizzato dall`associazione Pari o Dispare, supportato e voluto dal ministero degli Affari Esteri e con il sostegno di Eni.

Ieri, nel forum di dialogo, Nagiat Rayes, ma anche Arad Gheblami, imprenditrice nel settore della pubblicita`, e Maram al-Geblawi, giovane ingegnere, hanno ascoltato l`esperienza italiana raccontata, tra gli altri, da Daniela Viglione, amministratore delegato dell`Agi. La Viglione ha portato il `caso` dell`Agi, in cui le donne dipendenti, ancora non esattamente nello stesso numero degli uomini, sono pero` aumentate dal 37% nel 2006 al 44% del 2011 e sono pero` in numero ormai pari nel `top management`.

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