Si fa presto a dire unione bancaria...

L`Unione bancaria europea dovra` poggiare su regole uniche e su ``metodologie veramente unificate per la vigilanza bancaria per valutare i rischi assunti dalla banche e far scattare le azioni correttive``, lo ha detto Enrico Enria, numero uno dell`Eba, l`Autorita bancaria europea, che si occupa della regolamentazione bancaria delle banche della Ue, nella sua audizione alla Commissione Affari economi e monetari del Parlamento europeo.

Senza uno sforzo verso l`omegeinita` delle regole, ``rischiamo una polarizzazione tra l`Eurozona, con singole regole e metodologie di vigilanza, e il resto dell`Unione, che potrebbe operare ancora con un elevato grado di discrezionalita nazionale nell``adottare e applicare le regole uniche`` ha spiegato Enria.

Nel progetto specifico di Unione bancaria, la vigilanza sarebbe in capo alla Bce, paesi dell`Unione europea ma non dell`Unione monetaria, quali Svezia e Gran Bretagna hanno gia` espresso forti perplessita` che potrebbero avere poi un impatto nella applicazione delle regole uniche di regolamentazione.

Proprio alla luce dei nuovi impegni che attendono l`Eba per le definizione di un singolo sistema di regolamentazione, Enria ha rilevato l`urgenza di accelerare il completamento dello staff dell`Eba, previsto inizialmente per il 2015, oggi lo staff dell`Eba si compone di 84 persone destinate a salire a 95 entro fine anno.

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