WORLD HAPPINESS REPORT 2024: I GIOVANISSIMI SOFFRONO LA CRISI DI MEZZA ETA'. LA RESPONSABILITA' DEI SOCIAL

WORLD HAPPINESS REPORT 2024: I GIOVANISSIMI SOFFRONO LA CRISI DI MEZZA ETA'. LA RESPONSABILITA' DEI SOCIAL

Redazione, 20 marzo 2024.

E' uscito oggi il World Happiness Report 2024 dal quale emerge che la gran parte dei giovanissimi anticipa la crisi di mezza età.

Oggi, 20 marzo, giornata internazionale della felicità, istituita dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) il 28 giugno 2012.

Felicità che si vede sfumare...

Quest'anno, per la prima volta, il Report ha introdotto classifiche separate per fascia di età, facendo emergere l'insoddisfazione di vita tra i giovani in alcune parti del mondo.

Vivek Murthy, medico chirurgo generale statunitense, ha commentato sostenendo che i social media hanno una grave responsabilità che equivale all'assunzione di una medicina di cui non si siano approfonditi gli effetti e non ne sia dimostrata la sicurezza.

Ha aggiunto che il libero accesso ai social media, per i giovanissimi, senza un'adeguata regolamentazione dei governi è "folle".

In un'intervista rilascita al The Guardian, Murthy ha dichiarato che, esaminati i dati forniti dal Report, ciò che emerge è che in tutto il Nord America i giovani siano meno felici degli anziani e che questa drammatica e innaturale condizione segnerà anche i giovanissimi nell'Europa Occidentale.

Tant'è che gli Stati Uniti hanno perso la loro storica posizione nel gruppo dei 20 Paesi più felici al mondo.

Per Murthy sta suonando  “un campanello d’allarme che indica che i giovani stanno davvero lottando negli Stati Uniti e ora sempre più in tutto il mondo”.

Incalza sugli effetti negativi dei social media per cui sta ancora aspettando di avere dati scientifici circa il loro impatto sulla vita dei giovani.

Ha lanciato un appello perchè sia avviata un’azione internazionale che promuova, invece, le connessioni sociali nella vita reale per i giovani, posando i cellulari.

Gli under 30 anni britannici seguono la stessa sorte dei nordamericani scivolando al 32° posto nella classifica, avendo sopra la Moldavia, il Kosovo e El Salvador, nonostante quest'ultimo abbia il triste primato dei tassi di omicidi più alti al mondo.

Miglior sorte per gli over 60 in UK, appena entrati nella top 20 tra i più felici al mondo.

Per contro, la Finlandia, ha conservato la sua prima posizione e per il settimo  anno consecutivo.

Il rapporto esamina sei variabili chiave per aiutare a spiegare le valutazioni della vita: PIL pro capite, sostegno sociale, aspettativa di vita sana, libertà, generosità e percezione della corruzione.

Tra i più felici, appena dopo la Finlandia, compaiono la Danimarca l' Islanda, la Svezia.

L'Italia ha perso due posizioni, rispetto al 2023  scivolando al 33° posto della classifica globale, dopo la Spagna.