ANCHE GLI AMERICANI SONO STANCHI DELLA GUERRA IN UCRAINA

ANCHE GLI AMERICANI SONO STANCHI DELLA GUERRA IN UCRAINA

Redazione, 22 settembre 2023.

Zelenskyj è a Washington.

La ragione è la solita... Chiede, chiede, chiede....

Durante il suo incontro alla Casa Bianca con il presidente Biden, pare che quest'ultimo gli abbia confermato che gli Stati Uniti non smetteranno mai di sostenere l'Ucraina, militarmente e finanziariamente, per tutta la durata della "dura guerra" con la Russia.

Biden gli avrebbe detto: “con voi”.

Ma, incombono le presidenziali e nel partito repubblicano aumenta il numero degli esponenti che valutano l'ipotesi di sospendere gli aiuti all'ucraina.

Zelenskyj ha esternato la sua preoccupazione sostenendo che se cessasse il soccorso americano, l'Ucraina sarebbe sconfitta dalla Russia.

Biden ha annunciato l'imminente invio dei carri armati Abrams, chiesti da tempo dagli ucraini, sostenendo, al contempo, di sperare che anche i repubblicani accettino di proseguire tale politica.

Il leader democratico della Camera Hakeem Jeffries, ha camminato accanto a Zelenskyj per i corridoi della Camera, mentre il repubblicano Kevin McCarthy si è tenuto a distanza evitando anche le foto pubbliche di gruppo.

I sondaggi hanno mostrato una crescente stanchezza nei confronti della guerra russo/ucraina tra il pubblico americano che mal sopporta la spesa statale per l'Ucraina che sottrae risorse vitali interne.

Gli Stati Uniti hanno già speso e superato la cifra pari a 112 miliardi e l'ulteriore esborso programmato da Biden è attualmente bloccato al Congresso.

Biden ha chiesto ulteriori 24 miliardi per l'Ucraina che dovrebbero bastare dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023 nel momento in cui prende corpo il rischio o solo l'ipotesi del blocco delle attività del governo, con annessi e connessi.

Al 20° mese di guerra la controffensiva ucraina contro i russi, tanto promessa e minacciata, non si è ancora vista e l'inverno, amico dei russi, si avvicina.

Lo stesso McCarthy deve stare attento, dosando la sua disponibilità, essendo ormai, in bilico la sua stessa leadership in ambito repubblicano con l'estrema destra sempre più determinata a far valere le sue ragioni di risparmio.

Ieri, 29 senatori e rappresentanti repubblicani, guidati dal senatore JD Vance dell'Ohio e dal deputato Chip Roy del Texas, hanno annunciato il loro NO alla richiesta di altri 24 miliardi di dollari per l'Ucraina formulata da Biden.

Questo gruppo ha inviato una lettera alla Casa Bianca: "Il popolo americano merita di sapere dove sono finiti i suoi soldi. Come sta andando la controffensiva? Gli ucraini sono più vicini alla vittoria rispetto a sei mesi fa? Qual è la nostra strategia e qual è il piano di uscita del presidente?" 

e:

"Sarebbe un'assurda abdicazione alla responsabilità del Congresso accogliere questa richiesta senza conoscere le risposte a queste domande".

Il presidente repubblicano della Commissione per gli Affari Esteri Michael McCaul, ha detto ieri ai giornalisti che: "maggioranza della maggioranza" sostiene i finanziamenti aggiuntivi, ma "Non possiamo permetterci una guerra di logoramento. Abbiamo bisogno di un piano per la vittoria, e dobbiamo farlo presto".

Secondo la CNN, il 71% dei repubblicani si oppone a nuovi finanziamenti mentre il 62% dei democratici li sostiene, dunque, neanche tutti i democratici...

Presso la sede del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York, Zelensky che è più "feroce" a chiacchiere che sui campi di battaglia, ha chiesto che la Russia sia estromessa come membro permanente.

Ma, la sua richiesta bizzarra , ha un suono puerile dal momento che, se fosse formalizzata tale richiesta di espulsione della Russia, la stessa Russia avrebbe il potere di opporre il suo veto.