Aumento dell`Irpef? Pericolo scampato, forse...

Il decreto che prevede lo sblocco di 40 miliardi in due anni per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese approdera` oggi in Consiglio dei ministri.

I tecnici stanno ancora lavorando al testo e non sono escluse modifiche nelle ultime ore. Tra le ipotesi spunta anche la possibilita` di reperire parte delle risorse attraverso un anticipo a quest`anno della maggiorazione dell`addizionale regionale Irpef prevista dal 2014. Una soluzione che pero` al momento non viene considerata pienamente `percorribile` negli ambienti dell`Economia. La bozza circolata prevede che i pagamenti dei debiti contratti dagli enti locali vengano esclusi dai vincoli del patto di stabilita` per un importo complessivo di 5 miliardi di euro. E` prevista inoltre l`istituzione di un Fondo per assicurare liquidita` a quegli enti che non possono far fronte ai pagamenti dei debiti per mancanza di liquidita`. Il fondo avra` una dotazione di 2 miliardi di euro sia per il 2013 che per il 2014.

L`anticipazione della liquidita` avra` una durata fino a un massimo di 30 anni. Per i responsabili degli enti locali inadempienti sono previste sanzioni pecuniarie. Condizione questa richiesta anche dalla risoluzione parlamentare unitaria di tutte le forse politiche votata oggi all`unanimita` che consentira` domani all`esecutivo di licenziare il decreto. Anche il Movimento 5 Stelle ha firmato la risoluzione dopo aver trovato un accordo su alcuni impegni ritenuti essenziali quali la priorita` dei pagamenti alle imprese rispetto alle banche e la possibilita` di compensare anche i debiti previdenziali e assistenziali. Il ministro dell`Economia, Vittorio Grilli, ha assicurato, intervenendo nell`aula di Palazzo Madama, che il governo varera` le misure `in tempi brevissimi` e l`obiettivo e` che il limite di indebitamento al 2,9% `venga salvaguardato` perche` la soglia del 3% di deficit `e` invalicabile`. L`obiettivo, ha spiegato il ministro e` `di un intervento rapido` e di `mantenere l`indebitamento al 2,9%`.

Ma le cose stanno veramente così? A gettare acqua sul fuoco ci pensa una dichiarazione riportata da Agi. `Stando alle risoluzioni approvate ieri in Parlamento, l`aumento delle imposte per i cittadini non risulta agli atti anche perche` c`e` stata una presa di posizione molto forte di tutti i partiti. Si tratta di indiscrezioni giornalistiche`. Lo ha detto Michel Martone, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ad Agora`, su Rai Tre, in merito all`ipotesi di un aumento dell`addizionale Irpef in relazione allo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione alle imprese.

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