CINA. UN POTERE TROPPO CONCENTRATO PUO` ESSERE IMPLOSIVO. ANCHE PER L`ECONOMIA

Redazione, 9 novembre 2021. Secondo il Rapporto di Amnesty, per gli anni 2020-2021, la vita in Cina è stata caratterizzata da dure repressioni nei confronti dei

CINA. UN POTERE TROPPO CONCENTRATO PUO` ESSERE IMPLOSIVO. ANCHE PER L`ECONOMIA

difensori dei diritti umani e delle persone percepite come dissidenti, nonché dall’oppressione sistematica delle minoranze etniche.

L` epidemia di Covid-19, insorta a Wuhan, ha ucciso più di 4.600 persone in Cina.

Grande la richiesta di libertà d’espressione e trasparenza.

Appello rafforzato dall` atteggiamento delle autorità che avevano redarguito gli operatori sanitari per aver dato l’allarme per il virus.

Alle Nazioni Unite, la Cina è stata fortemente criticata sollecitandola a consentire l` accesso immediato, significativo e senza restrizioni allo Xinjiang.

Severe restrizioni alla libertà d’espressione hanno caratterizzato la vita dei cinesi.

I giornalisti stranieri hanno subìto detenzioni ed espulsioni, ritardi sistematici e rifiuti per il rinnovo del visto.

`Le aziende tecnologiche cinesi e altre che operavano al di fuori della Cina hanno bloccato quelli che il governo riteneva essere contenuti politicamente sensibili, estendendo a livello internazionale i suoi standard di censura.`

Per la sicurezza nazionale di Hong Kong, una nuova legge  ha portato ad una ulteriore restrizione della libertà d’espressione.

Per il presidente cinese Xi Jinping le difficoltà sono in crescita e pare affrontarle con la forza.

Deve muoversi tra i tentacoli della  burocrazia interna che, spesso, rallenta il passo o blocca l`azione, addirittura.

Ai funzionari governativi capita che `gli ordini` arrivino in ritardo come è stato per i responsabili della gestione delle centrali elettriche nazionali così che, il loro intervento,  ha peggiorato la crisi energetica nazionale anzichè contenerla e fermarla.

La paura condiziona e paralizza i dirigenti pubblici che non riescono a prendere decisioni nei momenti di stress.

E` stato il caso di inondazioni senza precedenti e della pandemia emergente.

Riferisce Amnesty, `Le autorità hanno successivamente vietato almeno 14 proteste, con la motivazione della pandemia da Covid-19.

Tra queste, è stata messa totalmente al bando la veglia annuale commemorativa del 4 giugno a Tiananmen e la marcia di protesta del 1° luglio, nonostante gli impegni a osservare il distanziamento fisico da parte degli organizzatori di entrambe le assemblee, che avevano fornito alle autorità piani dettagliati di misure preventive.

È stata la prima volta in cui il governo ha proibito una di queste due proteste annuali.

Nonostante il divieto, migliaia di persone si sono riunite per commemorare il 4 giugno nel luogo storico della protesta e 26 attivisti sono stati accusati di “assemblea non autorizzata” per essersi uniti alla veglia.`

Il Presidente Xi pare destinato, come un re, al governo per sempre.

Ma, il suo potere immenso e senza scadenza potrebbe causare lo stallo dell`economia cinese e una nuova rivolta civile.