Crisi, bye bye mancetta

Non c`è proprio più religione. Ora anche una delle poche certezze dell`economia mondiale viene meno. Un adolescente su due (50,1%) afferma che la propria famiglia è stata colpita dalla crisi: in casa ci sono difficoltà ad arrivare a fine mese (26,1%) e si è più attenti sulle spese per cibo e vestiti (48,4%) o sugli extra (59,2%). E` quanto emerge dall``Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia`, presentata oggi a Roma, da Telefono Azzurro ed Eurispes.

A causa della crisi i ragazzi tra i 12 e i 18 anni rinunciano alla paghetta (33,7%), spendono meno soldi per le uscite (52,6%), con il cellulare (53,9%) o per i vestiti (57,8%). Le loro famiglie (30,9%) sono state costrette a dei cambiamenti nella condizione lavorativa e il 10% degli adolescenti è spesso preoccupato per le difficoltà vissute in casa. Anche i bambini tra i 7 e gli 11 anni si sono resi conto che in casa c`é crisi, ma in percentuale minore rispetto agli adolescenti: il 28,7%. I bambini hanno notato che le famiglie hanno cominciato a essere più attente alle spese e il 22% riferisce la difficoltà della propria famiglia ad arrivare a fine mese.

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