Il Fmi dice la sua sulla crisi

«La ripresa mondiale è in stallo» ed è «minacciata dalle crescenti tensioni nell`area euro e da fragilità altrove». Lo si legge nella bozza del World Economic Outlook del Fondo monetario Internazionale anticipata dall`Ansa. Per il Fmi il Pil mondiale salirà del 3,3% nel 2012 (-0,7 punti sulle precedenti stime) e del 4% nel 2013 (-0,5).

Secondo il Fmi i rischi al ribasso per le prospettive dell`economia «si sono intensificati» e hanno registrato «una brusca escalation nel quarto trimestre del 2011, quando l`area euro è entrata in una nuova pericolosa fase». A giudizio del Fmi dunque «le previsioni per il breve periodo sono notevolmente peggiorate». E la «principale ragione» è da ricercare nella «crescente crisi dell`area euro che interagisce con fragilità finanziarie altrove». Nello specifico il Fondo spiega che «le preoccupazioni per le perdite del settore bancario e per la sostenibilità dei bilanci pubblici hanno ampliato gli spread sui titoli di stato per molti paesi dell`area euro, che hanno raggiunto livelli mai visti dall`avvio della Unione economica e monetaria». Il Fmi ricorda dunque che la Bce è intervenuta con operazioni di rifinanziamento del mercato, ma le condizioni del credito bancario si sono deteriorate in diverse economie avanzate. I flussi di capitale verso i paesi emergenti, sottolinea ancora il Fondo Monetario, sono diminuiti drasticamente e i mercati valutari sono stati volatili. 
Per quanto riguarda invece l`Eurozona, questa «andrà in una lieve recessione nel 2012 come risultato del rialzo dei redimenti dei titoli di stato, degli effetti della diminuzione del credito all`economia reale e dell`impatto delle ulteriori misure di consolidamento fiscale». Nella Bozza del documento il Fmi prevede che il Pil dell`area euro arretrerà dello 0,5% nel 2012, con una revisione al ribasso di 1,6 punti percentuali rispetto alle stime di settembre. Nel 2013 si tornerà invece alla crescita, con un rialzo dello 0,8% (-0,7 punti). Tra i grandi partner, il Pil della Germania salirà dello 0,3% nel 2012 e dell`1,5% nel 2013, quello della Francia dello 0,2% e dell`1%, mentre per la Spagna è atteso un -1,7% e -0,3%.
 
«La politica monetaria della Bce deve essere molto accomodante. La Bce -si legge- dovrebbe continuare a fornire liquidità e ad essere pienamente impegnata a acquistare titoli per aiutare a mantenere fiducia nell`euro».
Per far fronte all`attuale crisi economica quindi, «c`è urgente necessità di un`azione politica decisa e coerente». Il Fondo Monetario Internazionale detta così 3 «requisiti» per una ripresa più solida. Nella bozza dell`update del World Economic Outlook si chiede un «aggiustamento di bilancio consistente ma graduale; ampia liquidità e una politica monetaria accomodante, soprattutto nelle economie avanzate e una ricostituita fiducia nell`abilità di agire dei politici».
 
Per quanto riguarda il petrolio infine, i prezzi sono rimasti elevati negli ultimi mesi, «in gran parte a causa degli sviluppi sul lato dell`offerta. Inoltre i rischi geopolitici per i prezzi petroliferi sono aumentati di nuovo». Secondo il Fondo Monetario Internazionale «questi rischi resteranno elevati per un pò di tempo e i prezzi del petrolio diminuiranno solo marginalmente nel 2012 nonostante le prospettive meno favorevoli dell`attività globale. Le stime del Fmi si attestano dunque a 99 dollari al barile per i listini del greggio.
 
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