Il Leone di Trieste per il 37% dell`utile

  Le Assicurazioni Generali chiudono i primi nove mesi del 2011 con un utile netto di 825 mln di euro, dopo svalutazioni complessive per 824 mln, di cui 329 mln su titoli greci. Svalutata anche Telco per 143 mln. Il risultato operativo nei danni sale del 36,4% a 1.204 mln, «la migliore performance degli ultimi tre anni».   «La crisi del debito sovrano di alcuni Paesi ha richiesto, nel caso della Grecia - spiega la compagnia assicurativa - un ulteriore piano di ristrutturazione del debito. Il gruppo aveva infatti già svalutato al semestre i titoli di stato ellenici con scadenza entro il 2020, che rappresentano più del 70% della sua esposizione verso questo Paese. A seguito del nuovo piano di salvataggio discusso a livello comunitario a fine ottobre, il gruppo ha svalutato anche i titoli con scadenza oltre il 2020. Infine, i titoli con scadenza anteriore al 2020 già oggetto di svalutazione al 30 giugno, sono stati ulteriormente svalutati con riferimento ai valori di mercato al 30 settembre». Per il Group Ceo di Generali, Giovanni Perissinotto «nonostante il momento economico-finanziario molto difficile il gruppo continua ad evidenziare buoni progressi nella gestione industriale e in particolare nel segmento danni. Viene ribadita la validità del modello di business basato sull`internazionalizzazione, la diversificazione geografica e la pluralità di canali distribuitivi del gruppo». Il risultato operativo complessivo cala dell`1% a 3.100 mln, malgrado il calo del risultato nel Vita (1.978 mln, -14,1%). Nei danni il combined ratio (incidenza percentuale dei costi complessivi per sinistri e spese rispetto al valore dei premi di competenza dell`esercizio) migliora di 2,2 punti punti percentuali, al 96,6%. I premi lordi ammontano a 51,32 mld (-4,6%), con un aumento nei Danni (16,9 mld, +2,3%) e un calo nel Vita (34,3 mld, -7,7%).   Quanto al 2011, «tenuto conto dello scenario finanziario e macroeconomico, nel settore vita si prevede di registrare una raccolta netta positiva, ancorchè inferiore a quella del 2010 e caratterizzata da una buona qualità in termini di marginalità tecnica. Nell`attività di sottoscrizione il gruppo continuerà infatti a privilegiare prodotti a più basso assorbimento di capitale al fine di confermare/migliorare la marginalità tecnica della stessa, anche grazie alla politica di contenimento dei costi». «Per i rami danni invece - continua Generali - si prevede una conferma dei tassi di crescita della raccolta del gruppo osservati nei primi nove mesi dell`anno derivante sia dall`andamento del business Non Auto che di quello Auto. Qualora gli eventi di natura catastrofale si confermassero a livello fisiologico, si prevede un miglioramento dei margini tecnici complessivi a seguito del mantenimento degli attuali livelli di efficienza operativa e del perdurare degli effetti delle politiche tariffarie e di gestione dei sinistri poste in atto dal gruppo». «Per quanto riguarda la politica degli investimenti del gruppo - conclude Generali - continuerà a basarsi su una prudente asset allocation focalizzata a consolidare la redditività corrente e a ridurre l`assorbimento di capitale e a mantenere un più elevato livello di liquidità dei portafogli alla luce dell`attuale contesto finanziario caratterizzato da forti tensioni su titoli governativi di alcuni Paesi dell`Area Euro ed in particolare su quelli italiani. Sulla base dello scenario sopra descritto si prevede un risultato operativo danni in crescita, grazie al perdurare degli effetti delle politiche assuntive poste in atto dal gruppo, e tenuto conto dell`andamento estremamente volatile dei mercati finanziari, una riduzione di quello vita per effetto delle componenti straordinarie legate alla citata volatilità, destinate a condizionare anche il risultato netto di gruppo».    

Il Leone di Trieste per il 37% dell`utile