Imu, la patrimoniale per i poveri. E occhio alla svalutazione che ne deriverà

«Far pagare a tutti la stessa tassa sulla casa è una patrimoniale per poveri e sta strangolando l`economia italiana».

Lo ha detto a Bari Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl. «L`Imu - ha detto - equivale ad uno stipendio per un lavoratore e ad una pensione mensile per un pensionato. Siccome buste paga e pensioni sono bassissime, questo procurerà una ulteriore restrizione dei consumi e l`economia ne risentirà maledettamente».

Quindi, ha proseguito Bonanni, «il problema è non pagare l`Imu o ridurne fortemente il pagamento, e non diluirlo nel tempo». Il numero uno della Cisl ha aggiunto che «l`unica patrimoniale del Paese non può essere far pagare la casa di tutti. Ci sono lavoratori e pensionati che pagano fino all`ultimo centesimo e far pagare a loro come ai ricchi la stessa tassa sulle case, è soprattutto una patrimoniale dei poveri. Questo è profondamente ingiusto e sta strangolando l`economia italiana».

Intanto, per rimanere allegri, ecco un`altra importante valutazione sul tema. «L`effetto Imu potrebbe portare ad una svalutazione del 18% degli immobili per abitazione e del 30% degli immobili per usi commerciali a partire da giugno, mentre a dicembre si prevede una svalutazione, rispetto al 2011, del 35% delle abitazioni e del 40% degli immobili commerciali». Le stime provengono dall`Adoc che evidenzia come la nuova tassa sulla casa potrebbe incidere sul mercato immobiliare. «L`Imu -afferma il presidente dell`Adoc, Carlo Pileri- avrà un effetto devastante per le famiglie che hanno investito i propri risparmi nella casa, perdendo una fetta importante di risparmio ma ancora più grave sarà la situazione per tutti coloro che hanno contratto mutui, dato che continueranno a pagare le rate per un valore complessivo dell`immobile fortemente deprezzato rispetto al valore originario». Secondo l`Adoc la situazione sarà preoccupante anche per le banche e gli istituti di credito: «Il tanto forte quanto prevedibile deprezzamento degli immobili -continua l`associazione- comporterà il rischio, se i mutui non saranno pagati a causa del peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie, di trovarsi immobili da vendere ad un prezzo inferiore al capitale che le banche hanno anticipato. Questa situazione sarebbe parallela a quella che nel 2010 ha portato al crack finanziario negli Usa». L`Adoc rimarca, quindi che «una delle conseguenze possibili potrebbe essere un aumento dell`8% delle insolvenze nel 2013» e pertanto l`associazione chiede all`Abi di «convocare con urgenza un tavolo di confronto al fine di individuare soluzioni idonee di sostegno alle famiglie e alle imprese in difficoltà economica» conclude.

 

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