La sorpresa del weekend (part III)

Gli argomenti a favore delle azioni Se siete in grado di vedere oltre la nebbia del breve periodo, le azioni offrono alcune straordinarie opportunità di costruire ricchezza in un`ottica a lungo termine, nel contesto di un portafoglio bilanciato. Le società, diversamente dai governi e dai consumatori, hanno mantenuto una gestione estremamente prudente. Mentre i primi accumulavano debito pubblico fino a livelli insostenibili, le società tendevano a estinguere i prestiti contratti e ad accumulare saldi di cassa attivi. Oggi i tassi di rendimento azionario si attestano a livelli interessanti (come illustra il primo grafico riportato di seguito) rispetto ai titoli di stato, mentre le società vantano situazioni patrimoniali con cui riescono ad aumentare i dividendi – una combinazione molto interessante in un contesto di tassi d`interesse contenuti.

Anche le valutazioni sono bassissime rispetto agli standard del passato (come illustra il grafico riportato di seguito). In qualche misura, ciò si giustifica con la crescita delle economie avanzate, che dovrebbe essere un po` inferiore al dato storico. Tuttavia, se ci si concentra sui tassi di crescita ridotti delle economie avanzate, si ignorano due elementi principali. In primo luogo, le società nei mercati sviluppati hanno prospettive sempre più globali. Non si limitano a puntare sulla crescita economica del paese in cui hanno eletto domicilio, ma riescono a sfruttare l`aumento delle crescita globale. In secondo luogo, le stesse azioni dei mercati emergenti offrono agli investitori l`opportunità di sfruttare i trend di crescita strutturale delle economie in via di sviluppo. La performance di numerosi mercati emergenti per il 2011 mostra comunque che essi non sono ancora autosufficienti, in quanto fortemente legati alle esportazioni verso il mondo sviluppato. Tuttavia, poiché continuano a crescere, ci sarà inevitabilmente una spesa maggiore in infrastrutture locali (come illustra il grafico riportato di seguito) e si espanderà la fascia di popolazione abbiente, che tenderà ad aumentare i consumi. Questo ridurrà la dipendenza dalle esportazioni e, di conseguenza, farà sì che le economie e, possibilmente, i mercati azionari dei paesi emergenti, siano sempre più spesso i guardiani del proprio destino.
 
Gli argomenti contro i titoli di stato
 
L`immagine speculare di questo valore nel comparto azionario è l`eccessiva valutazione di molti mercati dei titoli di stato, con rendimenti in molti casi insufficienti a coprire il tasso d`inflazione. I titoli di stato, oltre ad avere beneficiato del passaggio alla predilezione per il breve termine, sono stati favoriti anche dalla flessione a lungo termine dell`inflazione globale e dei tassi d`interesse. Anche in questo caso, molto si può attribuire ai mercati emergenti, sempre più assurti al ruolo di motore produttivo
dell`economia globale. Questo fenomeno ha avuto un duplice impatto, che ha contribuito a sospingere al ribasso i rendimenti obbligazionari. In primo luogo, l`esportazione di beni di consumo più economici verso le economie occidentali ha consentito di tenere a bada il tasso d`inflazione. In secondo luogo, queste esportazioni hanno fatto registrare importanti disavanzi delle partite
correnti nei mercati in via di sviluppo, che in molti casi sono stati convertiti in titoli di stato occidentali, sospingendo ulteriormente al ribasso i rendimenti (come illustra il grafico riportato di seguito).
Se le spinte inflazionistiche a breve termine si sono apparentemente attenuate dopo l`introduzione dei piani di austerità nel mondo occidentale, la tendenza strutturale al ribasso dell`inflazione ci sembra prossima alla fine.
In molti mercati emergenti, le cui economie stanno diventando più ricche, a fronte delle richieste dei lavoratori si assiste a una rapida crescita delle retribuzioni. Inoltre, a fronte del ribilanciamento dell`economia mondiale nel lungo periodo, è improbabile che si ripetano gli afflussi di investimenti in titoli di stato occidentali degli ultimi anni. Le obbligazioni hanno pertanto beneficiato di una tempesta quasi perfetta – una tendenza al ribasso a lungo termine dei rendimenti, accelerata dalla ricerca di sicurezza a breve
termine da parte degli investitori. Comunque, nel momento in cui si fanno sentire con più forza gli auspici di una riduzione strutturale dei rendimenti da parte dei fautori delle obbligazioni, gli investitori con orizzonti a lungo termine dovrebbero evitare questa categoria per la quale si prospetta la possibilità di rendimenti reali negativi a lungo termine.
 
Materie prime e proprietà immobiliari
 
Gli asset fisici sono favoriti dalla combinazione di un`inflazione che si sta dimostrando sempre più persistente e dell`industrializzazione dei mercati emergenti. Aree di mercato come le materie prime e le proprietà immobiliari accrescono il loro valore insieme all`inflazione, oltre ad essere favorite dalla crescita della domanda legata all`urbanizzazione dei mercati emergenti. Se i prezzi di molte materie prime hanno subito una flessione nel 2011, rispecchiando il rallentamento della crescita economica globale, dovrebbero essere favoriti, su un orizzonte più lungo, dalle apparentemente inarrestabili pressioni di una crescente domanda relativa a progetti infrastrutturali e da un`offerta in molti casi limitata. I prezzi a lungo termine evidenziano una forte pressione al rialzo. Anche le rendite immobiliari spesso assicurano agli investitori un margine accettabile rispetto a molti titoli di stato (come illustra il primo grafico riportato di seguito), caratteristica di richiamo per molti investitori a fronte dell`attuale contesto di bassi tassi d`interesse.
Unica eccezione è rappresentata dall`oro (come illustra il grafico riportato di seguito). Per molti, l`oro rappresenta il massimo degli investimenti rifugio – si tratta di un bene fisico e, fatto che crea problemi a molte banche centrali, non se ne possono coniare quantità maggiori. In un certo senso, siamo concordi con questa tesi, in quanto la presenza dell`oro in un portafoglio normalmente fa aumentare i rendimenti e, allo stesso tempo, riduce i rischi. Tuttavia, esiste un problema rilevante: non avendo un rendimento, non è possibile assegnare all`oro un valore fondamentale. Con ogni probabilità, a livello di investimento, l`oro rappresenta l`altra faccia della medaglia dell`investimento in asset rischiosi – in altre parole, più la gente evita gli asset rischiosi, più cercherà di utilizzare il capitale disponibile per l`acquisto di oro. Nel momento in cui gli asset sono davvero da evitare, chiunque vorrebbe avere dell`oro in portafoglio. (fine)
 
Estratto dall`outlook 2012 di HSBC
 
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