Movi€conomy - Margin call (2011) di J.C. Chandor

In quest’estate, nella quale si teme “l’offensiva della finanza” può essere utile veder questo film.

Movi€conomy - Margin call (2011) di J.C. Chandor

Con una narrazione didascalica, ritmata da una decina di personaggi esemplari, viene raccontata la notte della Lehman Brothers,  dell’ottobre del 2008.

Viene svelato quale sia la logica che governa il mercato: l’infinita, atroce, avidità che non può che divorare sé stessa.
Cinismo e crudeltà hanno sempre contraddistinto il potere, a maggior ragione quello assoluto.
Ciò che appare nuovo è la dimensione che può assumere grazie alla tecnologia e, l’apparente,  asetticità.
I miliardi di essere umani che subiscono la perdita non sono visibili né possono manifestare dolore e sofferenza. Nella maggior parte sono ignari di quale sia la causa e di chi sia il nemico.

Tutto passa attraverso il computer.    
Ciò non toglie che di vite reali e concrete si tratti.

Non a caso il film mostra poche persone, “il top” che agisce e si scontra solo per salvare se stesso: anche ai piani alti si perde, ma sempre con lussuosi indennizzi!

In questi mesi siamo stati chiamati a fare sacrifici per salvare il prese; in Italia, come altrove, ha prevalso la scelta di essere responsabili.

Ma resta aperto un quesito: tutti siamo ostaggio di un gruppo di malfattori, ben vestiti e di buone maniere, che si arricchiscono, personalmente, facendo debiti che fanno pagare alla collettività.
E’ mai possibile che questa situazione sia ineluttabile? che per non perdere, innanzi tutto la speranza e quindi,  il poco che ciascuno ha conquistato, a prezzo delle fatiche di una vita,  debba decurtarlo a favore di chi tutto ha?

A cura di Licia Riva


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