Truffe, i promotori sono solo i capri espiatori

Riportiamo una lettera di una nostra lettrice che interviene sul tema lanciato dall’articolo Promotori, nelle botti piccole il vino è più buono Purtroppo si usa mettere alla berlina solo i promotori… mai e dico mai che si legga a titoli cubitali dei vari direttori o private di istituti di credito di dimensioni piccole o grandi che truffano i risparmiatori. La prima truffa è la non trasparenza vedi Parmalat argentina e chi più ne ha più ne metta, la seconda è il bonificare soldi dei clienti su conti personali o comunque intestati a prestanome.

Un esempio di non molto tempo fa: una direttrice di xxxxxxxxx di Reggio Emilia che ha fatto la fuitina con 200milioni di euro presi qua e là. Ma questa notizia è apparsa sui quotidiani locali in un trafiletto che per leggerlo ci voleva la lente d’ingrandimento. Peccato che come sempre in Italia si usino due pesi e due misure, anche perchè il mio lavoro è duro e mal retribuito, e quando come in questi momenti cala il mercato cala anche la mia percentuale quindi busta paga.

Conflitto d’interessi? Qualche collega a volte si fa prendere la mano… ma che vogliamo dire del conflitto d’interessi delle banche che oggi “vendono” solo obbligazioni di loro emissione perchè affamati di liquidità? Senza dire che possono calare in conto capitale e con una cedola che è stata ormai superata  (purtroppo) anche da un semplice bot. Io vorrei chiedere a tutti i mass media di denunciare i promotori, ma anche i bancari… ma non so neppure se sarà pubblicata questa mia. Grazie comunque dell’attenzione.

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