Accordo sui derivati, così gli enti locali cercano di `rinegoziare`

Segnaliamo riprendendo alcuni articoli di stampa, come gli enti locali stiano rinegoziando, a prescindere da analisi sulla `qualità` dei contratti derivati stipulati, la chiusura dei contenziosi con le banche (estere) con ulteriori costi a carico della collettività.

Accordo sui derivati, così gli enti locali cercano di `rinegoziare`

FIRENZE, 15 luglio (Reuters) - Il Comune di Firenze cambia strategia intema di derivati: abbandona l`autotutela, dicendosi disposto a pagare le rate arretrate non saldate, e punta a un accordo globale che chiuda tutte le controversie in essere con le banche con cui erano stati sottoscritti i contratti. E un accordo si prospetta `in brevissimo tempo`.E` quanto emerge da un documento dell`assessorato al Bilancio. `Una transazione tombale, contemporanea e uniforme, con le banche che
comporti l`abbandono di tutti i giudizi in Italia e in Inghilterra, con costilegali compensati dalle parti`. Si legge, a proposito della chiusura della partita dei derivati sottoscritti con Ubs, Merryll Lynch e Dexia tra il 2000e il 2006, nella risposta, datata 10 luglio, dell`assessorato ad alcuni consiglieri di opposizione.
Palazzo Vecchio fa quindi retromarcia rispetto alla strada dell`autotutela e punta ad un accordo stragiudiziale che comporti, tra l`altro, la riattivazione dei contratti e il cui `obiettivo primario è interrompere le cause presso l`Alta Corte di Londra`, secondo quanto si legge nel documento.
Secondo il documento `si apre la prospettiva di addivenire in brevissimo tempo` a una transazione tombale che comporti la `conseguente riattivazione dei tre contratti con i normali flussi finanziari originariamente previsti`, la `rinuncia da parte delle banche, in misura totale o parziale agli interessi legali e moratori sulle rate accantonate` e `l`interruzione, in
un`unica delibera, da parte del Comune di Firenze della procedura di autotutela e pagamento del pregresso e delle rate in scadenza (già accantonate in bilancio)`.

Link ufficiale:http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/fundsNews/idITL6N0FL1J320130715

(ANSA) - MILANO, 16 LUG - La Regione Piemonte dovra` pagare 36 milioni di euro a Dexia e Intesa Sanpaolo, due delle tre banche con cui aveva costruito una serie di derivati sul prestito obbligazionario da 1,85 miliardi emesso nel 2006. Lo ha deciso, secondo quanto riporta l`agenzia Bloomberg, la corte di Londra a cui le banche hanno fatto ricorso dopo che il Piemonte, nel 2012, aveva interrotto il pagamento delle rate semestrali di ammortamento del prestito obbligazionario.
Riguardo lo stato dei contatti con le banche, si legge che `la nuova ipotesi è stata già in buona parte sviluppata con trattative che hanno portato a tangibili risultati positivi con Ubs e Merrill Lynch. Anche con Dexia il quadro si è notevolmente rasserenato e la trattativa procede più speditamente`.
Pesa tra le motivazioni citate a sostegno della nuova strategia, la sentenza del Tar della Toscana che ha di fatto riconosciuto la
competenza della giustizia britannica. La sentenza `ha definito il ricorso di Dexia contro il Comune di Firenze, dichiarandolo inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, trattandosi non di atti pubblicistici di autotutela amministrativa, bensì di recesso civilistico su un contratto in essere, in quanto i contratti di swap del 2006 costituivano una rinegoziazione del precedente derivato del 2002 di Merril Lynch`. La sentenza quindi `sicuramente ha un peso per i risvolti sul procedimento inglese in punto di giurisdizione, avvalorando di fatto la tesi delle banche dinanzi all`Alta Corte di Londra`.

Link ufficiale: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/07/16/Derivati-Piemonte-deve-36-mln-banche_9028930.html

MILANO, 16 luglio (Reuters) - La Regione Lombardia ha perso oltre 100 milioni di euro su derivati, legati alla presenza di bond greci nel fondo di ammortamento del proprio bond 2032, salvando una cinquantina di milioni rispetto allo scenario peggiore.

Con l`accordo raggiunto a fine novembre con Ubs e Merrill Lynch, le due banche che hanno gestito l`emissione obbligazionaria e i relativi contratti derivati, la Regione Lombardia è riuscita a evitare che nuovi bond a rischio siano inseriti nel cosiddetto `sinking fund`, il fondo dove vengono accantonate le somme necessarie per il rimborso dell`obbligazione, gestito dalle banche ma le cui perdite gravano sulla Regione stessa.

A riferirlo è una fonte legale che ha seguito la trattativa tra Regione e banche nei mesi scorsi.

`La perdita sulla Grecia è pacifica, sui 100 milioni di euro, qualcosa di più, dovuta all`hair cut che è stato deciso a livello europeo sui bond greci` afferma la fonte. `Ma l`accordo raggiunto è positivo per la Regione perché mette in sicurezza il contratto e quindi le permette di andare incontro al futuro senza sorprese`.

Due anni fa la Regione Lombardia aveva accantonato 153 milioni di euro a copertura del `rischio Grecia`, cifra pari al valore nominale dei bond greci detenuti nella porzione del fondo di ammortamento gestita da Ubs (quella gestita da Merrill Lynch non contiene titoli greci).

`Le banche hanno rinunciato ad una serie di diritti, come quello di inserire altri titoli a rischio nel fondo, quindi per la Regione c`è un vantaggio, distribuito negli anni, pari ad una cinquantina di milioni` prosegue la fonte.

A quanto emerge, dunque, la Regione perde oltre 100 milioni sul `sinking fund` a fronte dei 153 accantonati.

L`accordo Regione-banche di fine novembre è stato raggiunto davanti alla giustizia britannica.

Una parallela inchiesta penale della Procura di Milano, in cui si ipotizzavano costi occulti per circa 95 milioni di euro caricati dalle banche alla Regione nell`ambito dell`operazione in derivati, è stata archiviata per prescrizione nel 2010.

 

I derivati in questioni sono stati stipulati sul bond trentennale emesso dalla Regione Lombardia nell`ottobre del 2002 per l`importo di un miliardo di dollari.

Non è stato possibile avere un commento da parte della Regione e delle due banche.

Link ufficiale: http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL6N0FM11820130716?pageNumber=2&virtualBrandChannel=0