Bollette elettricità, il micro sconto del Governo Letta

Se non fosse che si tratta pur sempre di soldi, sembrerebbe quasi una beffa l’ultimo annuncio del Governo Letta: stanziati ben 550 milioni dal decreto “Fare” per ridurre le bollette dell’elettricità.

Peccato che a conti fatti si tratti di un risparmio ridicolo per una famiglia dai consumi medi, è stato stimato da Nomisma, che il risparmio effettivo annuale dovrebbe aggirarsi all’incirca sui 4-5 euro per quest’anno per poi, forse, salire a10 euro il prossimo anno.

Ma beffa delle beffe, il micro sconto verrebbe totalmente vanificato dall’aumento delle bollette previsto dal 1 di luglio, a dichiararlo il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, “Dal primo luglio la bolletta della luce aumenterà di 10 euro all`anno`. Addio quindi allo sconto, i rincari non solo lo annullano ma prevedono un ulteriore esborso di denaro per le famiglie italiane.

Inoltre sebbene si tratti di cifre molto basse il condizionale è d’obbligo in quanto è necessario recuperare quei 550 milioni mettendo a punto una serie di risparmi che al momento non sono ancora sicuri, come Robin tax, incentivi agli impianti alimentari a bioliquidi e aiuti alle rinnovabili

Davide Tabarelli  spiega portando un esempio concreto lo sconto beffa,  `Per una famiglia-tipo, che consuma circa 2700 chilowatt/ora, lo sgravio si traduce in una riduzione di circa 1 o 2 cent di euro a kw/h, che tradotto su base annuale vuol dire solo circa 5 euro di risparmi a famiglia su una spesa media di 550 euro annuali”.

La cifra si fa più importante, qualche migliaia di euro, per le imprese che utilizzano molta elettricità ma anche in questo caso secondo Tabarelli si “tratta di poca roba rispetto agli aumenti registrati negli ultimi anni” `E` un inizio ma è un po` poco: queste misure vanno bene, però dobbiamo tornare alle basi, ai fondamentali della politica energetica. Bisogna agire sulle strutture, cercare di ridurre la nostra forte esposizione dal prezzo del petrolio`, conclude Tabarelli.

Erica Venditti

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