Crisi, Coldiretti e il ritorno della doggy bag

Quasi 33 milioni di italiani sono diventati piu` virtuosi anche per effetto della crisi ed hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo facendo piu` attenzione agli acquisti nel negozio, nel ristorante dove torna la `Doggy bag`, ed cucina dove vengono controllate con attenzione le scadenze e piu` frequentemente si portano in tavola i piatti del giorno dopo. E` quanto emerge da una analisi realizzata da Coldiretti-Swg per verificare il cambiamento degli stili di vita degli italiani nel tempo della crisi. Tra quanti hanno ridotto lo spreco, il 59% lo ha fatto - sottolinea la Coldiretti - utilizzando quello che avanza per il pasto successivo, il 40% riducendo le dosi acquistate e il 38 per cento guardando con piu` attenzione alla data di scadenza.

Oltre che a casa - prosegue Coldiretti - si evitano sprechi anche al ristorante dove aumentano gli italiani che non si vergognano di portare via gli avanzi di pranzo o cena o la bottiglia di vino non terminata. La tradizionale `Doggy bag` - precisa la Coldiretti - sta tornando anche in Italia dopo aver contagiato vip in tutto il mondo, compresa la first lady statunitense Michelle Obama. In Italia - precisa la Coldiretti - a causa degli sprechi dal campo alla tavola viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate e si stima che finisca nel bidone della spazzatura circa il 25 per cento di quello acquistato dalle famiglie. Le perdite e gli sprechi di cibo ammontano a quasi 680 miliardi di dollari nei paesi industrializzati e a circa 310 miliardi di dollari nei Paesi in via di sviluppo, secondo la Fao. Nei Paesi industrializzati gli sprechi avvengono nelle fasi della vendita e del consumo con un valore medio pro capite per un consumatore europeo o del Nord America che si attesta tra i 95 e i 115 kg l`anno mentre i consumatori nell`Africa Sub-Sahariana e nel Sud Est Asiatico sprecano annualmente fra i 6 e gli 11 kg di cibo pro capite.

Un aiuto potrebbe venire dalla crisi che spinge al risparmio e aiuta a riscoprire le buone pratiche del passato. Sulle tavole degli italiani tornano ad esempio i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come - continua la Coldiretti - la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. I piatti antispreco - conclude la Coldiretti - sono tanti, basta solo un po` di estro e si possono preparare delle ottime polpette recuperando della carne macinata avanzata semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure la frittata di pasta per riutilizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora la pizza rustica per consumare le verdure avanzate avvolgendole in una croccante sfoglia.

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